Il primo lavoro di Lady-D? La baby-sitter, pagata 5 dollari l’ora. La prima ad assumerla è stata una donna d’affari americana, Mary Robertson che, racconta il tabloid britannico Daily Mail, chiese la sua collaborazione per il figlio Patrick, nato nel 1980, dunque un anno prima delle sue nozze con il principe Carlo nel luglio del 1981.
Diana, allora, era una diciottenne.
«Quando Diana è venuta da me come una timida babysitter di 18 anni, aveva avuto pochissima esperienza del mondo – se non nessuna - ed era semplicemente meravigliosa con Patrick», ha detto Robertson che ha raccontato di come si sedesse sul pavimento con il bimbo concentrandosi totalmente sul piccolo. Diana lavorava per tre giorni alla settimana, guadagnando 5 dollari all’ora. Era questo il suo secondo lavoro mentre faceva l’insegnante di scuola materna.
Mary Robertson ha sottolineato che al momento dell’assunzione non aveva idea della vita aristocratica di Diana, né della frequentazione con il principe Carlo. Seppe della storia d’amore solo quando quella che per lei era la baby sitter disse che davanti casa dei Robertson si fossero accampati i paparazzi.
«Era molto ‘tattile’: voleva abbracciare le persone, raggiungerle per toccarle», racconta Mary Robertson parlando delle caratteristiche di Lady-D, e decrivendola come personalità «calorosa, fiduciosa, amorevole e premurosa».
Robertson ebbe Diana in casa solo per qualche mese. Il contratto di lavoro non durò molto perché lei diede il giusto preavviso alla famiglia dicendo loro del suo prossimo trasferimento a Buckingham Palace prima del matrimonio con il principe Carlo. «Abbiamo continuato una corrispondenza per i successivi 16 anni», ha detto la mamma di Patrick. Diana le inviava lettere e cartoline e invitò ufficialmente la famiglia a palazzo.