Usa reddito di cittadinanza per incidere un disco, cantante neomelodica denunciata (ma lei nega)

Usa reddito di cittadinanza per incidere un disco, cantante neomelodica denunciata (ma lei nega)
Usa reddito di cittadinanza per incidere un disco, cantante neomelodica denunciata (ma lei nega)
Sabato 12 Ottobre 2019, 16:22 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 23:57
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Il sogno di una vita. Le difficoltà nel realizzarlo. Per Agatina Arena, di Librino, Catania, incidere un disco di musica neomelodica era un chiodo fisso. Ma le ristrettezze economiche non le hanno mai permesso di farlo. Almeno fino a quando è diventata beneficiaria del reddito di cittadinanza: la ragazza, nipote del boss Giovanni Arena, arrestato nel 2011, avrebbe usato i 709 euro mensili di sussidio statale per diventare una cantante. 

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Qualcosa però ha interrotto la strada verso il successo. La ragazza è stata scoperta e denunciata per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Agli investigatori la Arena, o la Regina di Palermo - così si è autoproclamata sui suoi profili social - ha detto di aver già speso 3mila euro per incidere i suoi pezzi. 
 

 


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Puntava a registrare un intero album, dal titolo provvisorio Le mie storie. E ormai era sicura di farcela: lo stava già pubblicizzando nel minimarket gestito dalla sua famiglia. Gli inquirenti hanno così scoperto anche dell'esistenza, appunto, del market che gli Arena avevano aperto, abusivamente, in un locale comunale dove, abusivamente, pubblicizzavano il lavoro della figlia. Con loro lì lavoravano altri 3 famigliari che, però, all'Inps risultavano disoccupati. La ragazza avrebbe detto agli investigatori di non avere alcuna fonte di reddito e di essere quindi legalmente intitolata a ricevere il reddito di cittadinanza.  Intanto, ha deciso di parlare sui social, per difendersi in prima persona. Sul suo profilo Facebook ha scritto di aver chiuso la bottega non appena è diventata titolare del reddito e di non essere lei a gestire i manifesti promozionali, ma un manager che se ne occuperebbe di tasca propria.



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