Belen e De Martino in tribunale a Latina per le botte ai paparazzi

Belen e De Martino in tribunale a Latina per le botte ai paparazzi
Belen e De Martino in tribunale a Latina per le botte ai paparazzi
di Adelaide Pierucci
Lunedì 25 Novembre 2019, 12:04 - Ultimo agg. 23:34
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Nessun red carpet, ma passerella in un’aula di giustizia. Belen Rodriguez e Stefano De Martino, di nuovo innamorati e in coppia, oggi pomeriggio dovranno presentarsi al palazzo di giustizia di Latina in veste, loro malgrado, di protagonisti. Nel processo, ormai agli sgoccioli per l’aggressione a due paparazzi su un gommone a largo di Palmarola, il giudice, su richiesta dei legali della coppia, ha fissato l’esame degli imputati. Quindi, escludendo colpi di scena, l’arrivo in tribunale della show girl e del ballerino dovrebbe essere scontata.

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I fotografi picchiati e derubati delle sim sono già stati sentiti. Stefano Meloni e Mattia Brandi avevano raccontato l’avventura su fronti opposti con la coppia più ricercata dell’estate del 2012, quando Belen e Stefano si stavano godendo la prima fase del loro amore ed erano ricercati. Il pretesto per l’aggressione ai fotografi uno scatto, per la difesa degli imputati, rubato. Belen, in costume che sembra sporgersi, forse per fare pipì, ma senza spogliarsi. I paparazzi in cerca di baci e abbracci sono in appostamento, uno su uno scoglio, uno su un gommone. I due vip allora decidono di passare all’azione.

Belen protesta, e Stefano De Martino e l’allora fidanzato della sorella della show girl, Perez Blanco, passano all’azione, assaltando il gommone. Calci e pugni ai fotografi per sfilare l’attrezzatura che sarà restituita solo all’arrivo a Ponza, dove arrivano a gran velocità sia il gommone dei due artisti che dei paparazzi. Dalle macchine fotografiche però erano state sfilate le schede digitali. Dopo la denuncia ai carabinieri di Ponza Rodriguez, De Martino, Blanco sono stati spediti a giudizio dalla procura di Latina per l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone e poi anche lesioni. I fotografi, assistiti dall’avvocato Michele Licata, si sono costituiti parte civile.

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