Chiara Ferragni non è più «indipendente» nel Cda di Tod's: così ha perso i requisiti

Chiara Ferragni fuori dal Cda di Tod's. L'imprenditrice digitale ha perso i «requisiti»
Chiara Ferragni fuori dal Cda di Tod's. L'imprenditrice digitale ha perso i «requisiti»
di Massimiliano Viti
Giovedì 8 Settembre 2022, 07:26 - Ultimo agg. 18:50
3 Minuti di Lettura

SANT'ELPIDIO A MARE - Tod’s, cambia il rapporto nel cda dell'influencer Chiara Ferragni. L'imprenditrice digitale ha perso i «requisiti per essere un amministratore indipendente», si legge nella relazione della società, in ragione di una prestazione occasionale di servizi pubblicitari a favore della società. I dati semestrali sulle vendite sono sostanzialmente in linea con le aspettative del mercato, nonostante la crisi del secondo trimestre in Cina causata dal Covid. «I ricavi del gruppo hanno registrato una crescita del 17,4% nel primo semestre del 2022 e sono tornati a valori superiori a quelli del 2019.

Rosanna Cancellieri contro Chiara Ferragni: «Non è un'imprenditrice. È un'esibizionista senza alcun talento»

Chiara Ferragni, l'aperitivo in elicottero sul ghiacciaio fa infuriare i fan: «Turismo cafone e capricci sfrenati»

Grazie all’andamento dei ricavi, il semestre ha registrato un miglioramento anche nella redditività operativa» è il commento del presidente e ad Diego Della Valle che, in ottica futura, ha dichiarato che il gruppo presterà «massima attenzione all’evoluzione dei costi legati all’energia, alla logistica e alle materie prime.

Riteniamo altresì prioritari la razionalizzazione e l’efficientamento della rete distributiva e lo sviluppo del canale omni-channel, con l’obiettivo di una crescita dei fatturati like-for-like e a più alto margine». I ricavi della prima metà dell’anno sono stati di 467,5 milioni di euro spinti da Europa e Americhe, mentre sono diminuiti del 19% in Cina a cambi costanti. L'utile operativo è rimbalzato a 17,7 milioni di euro da una perdita di 2,7 milioni di euro dell'anno precedente. Gli analisti citati da Reuters si aspettavano 464 milioni di euro di vendite e un utile operativo di 9 milioni di euro. A livello di marchi, a cambi costanti: le vendite di Tod’s sono cresciute del 21%, Roger Vivier +1%, Hogan +16% e Fay +17%. Anche la Consob aspettava i dati semestrali per proseguire nell’istruttoria scaturita dalla volontà della famiglia Della Valle di acquistare le azioni Tod’s ed eliminare il titolo dalla Borsa di Milano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA