Domenica Live, Michela Morellato accusa Amedeo Goria di molestie: «Per lui un flirt, per me fu violenza»

Domenica Live, Michela Morellato accusa Amedeo Goria di molestie: «Per lui un flirt, per me fu violenza»
Domenica Live, Michela Morellato accusa Amedeo Goria di molestie: «Per lui un flirt, per me fu violenza»
di Eva Carducci
Domenica 22 Novembre 2020, 18:29 - Ultimo agg. 18:39
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In collegamento dagli Stati Uniti, dove vive attualmente, Michela Morellato ha voluto replicare a Domenica Live le dichiarazioni di Amedeo Goria della scorsa settimana: «Ho una bellissima famiglia, ma nei video che mostrate ci sono solo mie foto provocanti. Sono stanca di essere ripresa in questa maniera» ma la D'Urso non ci sta: «Parlando di un argomento del genere non ci sembrava il caso di mettere foto di te con i tuoi bambini».

Dopo il chiarimento iniziale la Morellato prosegue la sua esposizione dei fatti: «Bisognerebbe vedere le registrazioni del 2005, che io ho, in cui ci sono le scuse e le confessioni di questo signore. Ho risposto perché quattro settimane fa ho trovato un nuovo articolo dove il signor Goria diceva che la storia era stata orchestrata e strumentalizzata da me. Quindi in poche parole diceva che sono una bugiarda. Non ho capito perché ha dovuto tirare fuori questo discorso, io sono andata avanti con la mia vita qui. Seguo le cose dall'Italia, non ho niente contro la sua famiglia, ma usarmi per passare da vittima, da bravo ragazzo, non va bene. Senza contare inoltre l'imbarazzo in diretta nazionale nel sentir dire che io a diciotto anni, e lui a cinquantuno, ci siamo scambiati delle effusioni. Non è neanche il mio tipo, i miei ragazzi sono tutti fisicati e palestrati». Video

La D'Urso incalza, cercando di capire dove si celi la verità della presunta molestia sessuale: « Io l'ho vista in un modo diverso rispetto il signor Goria. Stavamo tornando dalla serata, al buio senza luci. Nonostante fosse sempre garbato e gentile per me è successa una violenza perché oltre alla violenza mentale "se fai questo allora sei la mia femme fatale, altrimenti non ti aiuto a fare niente, anzi ti metto i bastoni fra le ruote", mi sono ritrovata delle mani in luoghi in cui non avevo desiderio o piacere. Non sto parlando di un mostro, ma di un uomo a cui piacciono le donne. Un'agenzia mi chiamò per conoscere questo signore, non sapevo la sua storia. La serata è finita con io che sono riuscita, in un modo gentile, a fargli capire che dovevamo chiuderla lì. Forse è una cosa generazionale, lui pensava che fosse un flirt, mentre per me non lo è stato. La prima cosa che ho fatto è stato scrivere alle Iene. Il risarcimento al tempo è stato un combattimento. Ho rotto il contratto perché sono stata provocata, ma sono stata risarcita. Per settimane ho ricevuto linciaggi mediatici al tempo. Quando ho raccontato la storia, per mostrare come funziona delle volte il mondo dello spettacolo, mi sono ritrovata sotto attacco mediatico. Volevo fare del bene, non volevo che saltasse fuori il suo nome, doveva essere una cosa fra di noi. Sono arrivata in America per aprire una fondazione per soldati e soldatesse vittime di abusi di potere. Con Goria volevo farla finita, e a suo tempo, anche per il trattamento riservato dai media, ho ritirato la denuncia. Più facile connotare una donna in un certo modo che un padre di famiglia. Ricambio i saluti di Amedeo Goria e voglio perdonarlo per lo scivolone che poteva risparmiarsi. Spero sia tutto finito ora».

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