Insulta Selvaggia Lucarelli: «Tr**a infame». Cestista di A2 sospeso e multato, poi chiede scusa

Insulta Selvaggia Lucarelli: «Tr**a infame». Cestista di A2 sospeso e multato, poi chiede scusa
Insulta Selvaggia Lucarelli: «Tr**a infame». Cestista di A2 sospeso e multato, poi chiede scusa
Giovedì 4 Aprile 2019, 17:12 - Ultimo agg. 17:25
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Durante una discussione a proposito di un servizio de Le Iene, in particolare sul caso di Igor, il ragazzino morto soffocato a 14 anni qualche mese fa, e sul Blue Whale, ha insultato Selvaggia Lucarelli, giornalista e opinionista, con parole irripetibili. «Tr**a infame», le ha scritto tra i commenti sotto un suo post su Instagram. E Selvaggia, che da tempo porta avanti la sua battaglia contro l'odio sul web, non le ha mandate a dire: tra le sue Instagram stories ha postato lo screenshot del suo insulto, taggando il profilo della squadra per cui gioca.

Il protagonista della vicenda è infatti un giovane giocatore di basket, Andrea Rovatti, 22enne cestista della Dinamo Cagliari, squadra che milita in A2, secondo campionato nazionale. Rovatt ha successivamente chiesto scusa per l'accaduto, sempre su Instagram: «Mi sono fatto trasportare dalle emozioni e di fronte alla disgrazia della famiglia che ha perso il proprio figlio ho perso lucidità e ho fatto questo commento ingiustificato e inqualificabile», ha scritto. «Il fatto di non condividere la sua opinione non giustifica in alcun modo quello che ho scritto»​.
 
 

La sua società in un post su Facebook ha reso noto di averlo punito in modo esemplare: «La Hertz Cagliari Dinamo Academy - si legge - si dissocia fermamente dalla condotta dell'atleta e si scusa a nome di tutta la società e della squadra con la giornalista per un'azione inaccettabile a cui il club è totalmente estraneo». Le conseguenze? Giocatore fuori squadra e multato. «Una condotta del tutto contraria ai valori su cui si fondano imprescindibilmente lo spirito e l'attività della società, dentro e fuori dal campo», continua il club. 
 

«Questo cestista della Dinamo Cagliari (società che ringrazio) mi aveva scritto "t..oia infame" su Instagram.
E non sarà l'unico a conoscere le conseguenze delle parole sui social, perchè stiamo archiviando gli insulti peggiori di questi due giorni che hanno coinvolto la mia famiglia (anche con minacce di morte a me a a mio figlio) per procedere legalmente contro un bel po' di leoni da tastiera -
ha postato poi su Facebook la stessa Lucarelli - E contro chi ha istigato tutto questo grazie a una narrazione capziosa e ingannevole. Fate attenzione a quello che scrivete, i social sono delle armi e qui non potete invocare la legittima difesa»​.
 
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