Una “Piedigrotta” per le nozze di Merola jr: invitati, cantanti e regali

Una “Piedigrotta” per le nozze di Merola jr: invitati, cantanti e regali
di Antonella Forni
Giovedì 12 Maggio 2022, 00:04 - Ultimo agg. 16:28
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Sembra una Piedigrotta, un Festival di Napoli resuscitato. In nome di papà Mario, il re della sceneggiata. Francesco Merola sposa Marianna Mercurio, naturalmente alla Sonrisa di Sant’Antonio Abate, naturalmente davanti alle telecamere di «Il castello delle cerimonie», che una cerimonia così non poteva farsela scappare: prossimamente su Discovery per la gioia dei fan del genere. Si inizia la mattina nella chiesa di Santa Maria della Natività e San Ciro a Portici, testimoni donna Imma Polese e suo marito, Matteo Giordano.

Poi, dalle 13 alle due di notte o giù di lì, spazio ad una cerimonia verace, ricchissima di portate come di esibizioni canore, di abiti eleganti, scollati, griffati, che scoprono tutto o nascondono molto, spesso esagerati. «Questa era la casa di papà, questa è casa mia, questa è casa di tutti i cantanti napoletani», sintetizza Francesco, elegante accanto all’elegantissima Marianna in bianco. E tutti i cantanti, chi si esibisce nelle sale da pranzo come nel più classico dei «matrimoni napoletani» come chi calca il palco da concerto dove guida le danze Gianni Simioli, si sente a proprio agio: «Tutti siamo cresciuti qui dentro», sintetizza Ida Rendano, spiegando che cosa hanno di speciale queste nozze, che qualcuno chiamerà veraci, qualcun altro trash: «Merola junior si sposa nella casa di Merola senior, i cantanti cantano nella casa degli sposi e delle canzoni, e tutti insieme ricordiamo anche mio padre, Antonio: lui e Mario insieme erano una forza della natura».

Come testimoniano alle pareti, tra affreschi e broccati in stile Las Vegas de noantri, dipinti, fotografie, rassegne stampa, busti marmorei che perpetuano il culto delle due personalità.

 


L’esercito di camerieri inizia a servire a tavola - 500 gli invitati, e cinquecento anche le rose regalo di Alessandro Siani - verso le quattro del pomeriggio, dopo stuzzichini e brindisi vari, sulle note di «Spusalizio ‘e marinare»: «E pe’ champagne c’è sta l’acqua e mare». Un antipasto di mare, uno di terra, linguine trafilate al bronzo con astice, fusilli al ragù, cannelloni, orata, gamberoni, stella di scottona intrecciata al rosmarino, patate croccanti al forno, carciofi dorati, spuma di limone con mentuccia dei monti Lattari... «Quant’è bello ‘o magna’», sorride qualcuno citando un altro successo, e pensiero filosofico, di don Mario. Il vino scorre a fiumi, come farà poi lo champagne, gli auguri con brindisi si fanno sempre più calorosi, le «buste» pesano nelle tasche degli ospiti. Su tutti vigila l’occhio di Roberto Merola, fratello del festeggiato.

L’elenco degli invitati è un «who’s who» della napoletanità più sanguigna: Franco Ricciardi, Valentina Stella, Andrea Sannino, Sal Da Vinci con il fratello Gino, Peppe Iodice, Giacomo Rizzo, la «figlia d’’o marenaro» Assunta Pacifico, Manuela Villa, Tony Colombo con la moglie Tina Rispoli, Ivan Granatino, Davide Marotta che - applauditissimo - si scatena ballando Michael Jackson sul pianoforte bianco a coda della sala da pranzo, Gennaro «Palummella» Montuori, Rosario Miraggio, Enzo Fischetti, Maurizio, il settantenne Lucio Montanaro spalla di tanti film meroliani, l’onnipresente Antonio Pirozzi, Rosanna Iannaccone, Annalisa Renzulli, Tommy Riccio, Ciccio Merolla, Tommaso Bianco, Nello Mascia, Cloris Brosca, Enzo Di Domenico, Stefano Pironti...

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Dalla sala da pranzo (dove non manca il trio da posteggia) si passa a quella dello show, dall’interno all’esterno, dalle canzoni classiche napoletane a quelle moderne, neomelodiche ma non solo. La torta è un enorme castello coperto di panna, al momento del taglio viene proiettata una foto di Mario Merola e Antonio Polese, protetti dal volto di San Gennaro. Il rito va avanti sino a notte fonda, i due sposi sopportano stoicamente il rito delle foto con i 500 ospiti, nessuno vuole rinunciare allo scatto di Enzo Calone. L’aitante Francesco, 51 anni, porta avanti il repertorio del padre, tra sceneggiata e Bovio, tradizione e tradizione. La bella Marianna, di 13 anni più giovane, fa la cantante e attrice anche lei, l’abbiamo vista in «I bastardi di Pizzofalcone» e in «I fratelli De Filippo». I due si sono conosciuti in teatro, galeotto fu Nino D’Angelo, come ha ricordato il cantante a «Domenica in» da Mara Venier: «Questi signori dovevano fare la finta di essere fidanzati e si sono innamorati veramente».
 

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