San Valentino, Genny Savastano all’Immortale: «Mi manchi»

Nella valanga di messaggi romantici riversati ieri sui social network, in occasione della festa di San Valentino, ce n’è uno che davvero nessuno si sarebbe mai aspettato di leggere. È quello pubblicato sulla sua pagina Facebook dall’attore Salvatore Esposito, il Genny Savastano della serie “Gomorra”, rivolto al suo amico e collega Marco D’Amore, che nella fiction interpretava Ciro Di Marzio detto l’Immortale. Com’è noto, nel finale della terza stagione, proprio Genny spara e uccide il suo amico-nemico, perciò D’Amore non comparirà nel quarto capitolo della saga nata da un’idea dello scrittore Roberto Saviano.
 
Sarà stata quest’assenza a ispirare Esposito per il post in cui scrive: «Mi manchi Marco D’Amore», seguito da una lunga serie di hashtag tra cui “#BuonSanValentino”. E allegato al messaggio c’è una fotografia in bianco e nero, dove i due si guardano intensamente negli occhi. Lui, l’Immortale, pare non abbia risposto agli auguri, almeno in pubblico, ma sono stati tanti i fan che si sono affrettati a commentare l’immagine e la dedica che l’accompagna. E ovviamente non mancano quelli che ancora sperano che Ciro Di Marzio non sia morto, che in qualche modo si sia salvato e rientri in gioco con un clamoroso colpo di scena. Segno che il personaggio dell’Immortale mancherà molto anche al pubblico.
Intanto cresce l’attesa per l’esordio della quarta stagione annunciato su Sky Atlantic per il 29 marzo. Mentre negli altri 190 paesi, dove la fiction è stata venduta, si attende ancora di conoscere la data in cui potranno iniziare a vedere i nuovi 12 episodi. Proprio ieri l’americano Hollywood Report ha pubblicato sul suo sito un articolo dedicato alla quarta stagione di Gomorra, inserendo anche il trailer con i sottotitoli in inglese e sostenendo che pure negli States il pubblico è impaziente: non vede l’ora di conoscere l’esito della guerra tra i clan camorristici per conquistare il controllo dei traffici illeciti tra il centro di Napoli e la sua periferia. C’è da chiedersi se quello che sta per arrivare sia davvero l’ultimo atto di una guerra che si fa sempre più spietata e sanguinosa.