Colori e glam da Roberta Bacarelli: la modella Anna ricorda l'Ucraina

Colori e glam da Roberta Bacarelli: la modella Anna ricorda l'Ucraina
di Cristina Cennamo
Giovedì 14 Aprile 2022, 22:17 - Ultimo agg. 15 Aprile, 14:40
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Apre il sipario della sfilata Spring Summer 2022 di Roberta Bacarelli il ledwall illuminato di giallo e azzurro, i colori dell’Ucraina. E la voce fuori campo di Anna, storica modella di questa e tante altre sfilate, richiama l’attenzione del pubblico sulle tragiche vicende che si stanno compiendo nel suo paese; lei, incinta, è l’immagine della vita che va avanti e della speranza in un futuro migliore. Inizia così, con l'Amore con la A maiuscola,  la sfilata Live in Color. E con un pensiero rivolto da una donna a tutte le donne, perché non restino indifferenti come non sono rimaste indifferenti le tante amiche accorse ad applaudire Roberta, certo, ma anche Anna e naturalmente i bambini che hanno sfilato insieme a lei in eleganti pendant: figli di amiche della stilista come Veronica Maya, Brenda Morra e Raffaella Rocco.

 

La passerella ha regalato poi le note delle canzoni più amate negli anni 60-70, da Mina alla Vanoni, a Patty Pravo e Nada, che hanno accompagnato il movimento sinuoso di look ben caratterizzati alternati ad altri più romantici ed evanescenti a comporre una collezione vivace e colorata dove su tutto spiccavano sete e patterns in stile Sixties e Seventies. 

Gli abiti della collezione Spring Summer 2022 segnano infatti un ritorno agli anni ‘60-’70 ripercorrendo un trend che le è molto vicino, rivisitato in una chiave femminile e didascalica ma sempre di grande ispirazione. È un decennio caratterizzato dalla forte rivoluzione generazionale in cui si afferma un nuovo modello femminile.

È l’epoca della rivoluzione sessuale, di Woodstock, di rottura delle regole.

Il modo di vestire degli hippies diventa simbolo di libertà e rinascita (anche nell’era post Covid) che porta in auge un look meno impostato e più naturale. Senza dimenticare, tra le pieghe giocose dei capi, quella connaturata eleganza di cui sentivamo la mancanza dopo l’abuso, volenti o nolenti, di comfort style.

Roberta Bacarelli si fa portavoce di questo manifesto di libertà femminile facendo sfilare in passerella modelle in abiti protagonisti realizzati con pattern e stampe sixties e seventies dove il colore, sia unico che proposto in diversi contrasti cromatici, i dettagli preziosi insieme all’energia delle fantasie danno grande carisma alla collezione. Il nero rincorre i colori in un eterno gioco degli opposti utilizzato in chiave fortemente grafica. Le superfici pink si alternano a lampi di nuances pastello e le linee si rendono pulite e ben disegnate.

Sete sinuose e chiffon eleganti conducono gli spettatori nel passato legandoli alla memoria di quegli anni indelebili attraverso fili, o per meglio dire foulard scenografici must di collezione. I foulard vestono la testa come tanto piaceva a Twiggy. Evergreen i pantaloni a zampa insieme alle camice annodate. Passe-par-tout i trench in lino. Se gli abiti corti mettono in evidenza le gambe, gli accessori focalizzano l’attenzione sul viso. Bottoni e chiusure metalliche diventano particolari decorativi ed eye-catching. La ballerina bon ton degli anni 60 si alterna alla zeppa super colorata ricalcando il percorso dai ’60 ai ’70.

Un tripudio di colori anche nell' hair & make up delle modelle, curati dall’Accademia del Trucco Liliana Paduano, leader nella formazione professionale in Italia.

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