Un cambio di rotta non da poco insomma che lascia la sensazione che la casa di moda sia prossima a reinventarsi. Tisci del resto aveva guidato l'etichetta per 12 anni, trasformandolo in un tempio del suo gusto di haute-goth. La scelta di Clare Waight Keller, in precedenza Chloé, ha colpito quindi profondamente il mondo della moda quando è stato annunciata all'inizio di quest'anno e non solo perché è la prima direttrice femminile dell'etichetta ma perché l'atmosfera Chloé - una camicia, un jeans bianco, seta di bordo - è un mondo distinto dagli anelli ed i minidresses di Tisci.
La palette è stata quindi nero e navy con pugni di rossetto rosso e turchese. C'erano le punte del cappello a Hubert de Givenchy, il fondatore di 82 anni della casa amata di Audrey Hepburn e Jackie Onassis, nella semplice eleganza delle separazioni: una camicetta bianca e un pedale nero, ad esempio, e una camicetta i cui manicotti suggerivano l'iconico stile Bettina di Hubert. Quello che Waight Keller chiamava "flour angolare" - abiti con parti di pieghe taglienti, in modo da avere una morbidezza e una forma grafica - hanno colpito una nota perfetta a metà tra gli increspati e la sartoria. E, ancora, una serie di proposte come i cappottini bon-ton doppiopetto in blu o di pelle rossa, i tailleur pantaloni di seta nera o gli abitini e gonne tutti ruches e sovrapposizioni che giocano con volumi e tessuti.
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