Expo Dubai, turbante in seta e perle per rappresentare la Calabria: ideato a San Giovanni in Fiore tra design e artigianato

Expo Dubai, turbante in seta e perle per rappresentare la Calabria: ideato a San Giovanni in Fiore tra design e artigianato
Expo Dubai, turbante in seta e perle per rappresentare la Calabria: ideato a San Giovanni in Fiore tra design e artigianato
Sabato 21 Agosto 2021, 10:36 - Ultimo agg. 22 Agosto, 10:11
2 Minuti di Lettura

A Dubai l'ItaLIA si presenta con i suoi miglior capi. Un turbante di seta calabrese «cruda» e perle di jennacca, opera di artigianato e design, che potrebbe essere scelto per rappresentare la Calabria all'Expo di Dubai. Lo hanno realizzato gli artisti Paola Vocaturo, Domenico Caruso e Luca Angotti. Il turbante verrà presentato oggi ai Magazzini dell'Abbazia florense di San Giovanni in Fiore, in anteprima nazionale. «L'opera - afferma il sindaco di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro - richiama la tradizione orientale e mette insieme la creatività di Vocaturo, la sopraffina tecnica del tessitore Caruso e il prezioso lavoro di Angotti nell'arte orafa. Si tratta di contaminazioni tra fili e filigrane, di rielaborazione di culture e stili del passato nel campo tessile e dei gioielli, nei quali San Giovanni in Fiore ha, peraltro, una storia e una fama importante.

Expo 2020, Calabria protagonista con Salvatores: «La nostra è una terra di eccellenze»

Nello specifico, poi, da questa iniziativa dei tre artisti, la Vocaturo è di origini calabresi, mentre Caruso e Angotti sono proprio di San Giovanni in Fiore, può derivare ulteriore spinta per tutti i creativi e gli artigiani che, con grande capacità, operano in ambito locale. Inoltre, è anche uno stimolo perché i più giovani riprendano gli antichi mestieri». «Queste collaborazioni - aggiunge Succurro - vanno sostenute dalle istituzioni, perché San Giovanni in Fiore e l'intera Calabria possono trarne soltanto giovamento.

Del resto, la logica ternaria che ispira la teologia di Gioacchino da Fiore è di derivazione orientale, a riprova che le contaminazioni sono alla base dello sviluppo del pensiero, culturale, economico e sociale». «La mia lunga esperienza e il tempo trascorso in alcuni paesi del Medio Oriente - sostiene Paola Vocaturo - hanno favorito il nascere di amicizie e legami straordinari. Per questo ho voluto pensare al turbante, parte integrante della vita e delle usanze della cultura musulmana; oggi accessorio di gran moda, ma ieri ricordo di invasioni e conquiste saracene». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA