Appuntamento alle 17 martedì 30 novembre per il lancio della linea The Second Life di Le Zirre Napoli, che sarà presentata presso lo store di via San Pasquale 27 in occasione dell'happening previsto per gli auguri di Natale.
Un progetto all’insegna del riciclo e della sostenibilità nel rispetto dell’ambiente, al sostegno per gli animali ed un tema particolarmente caro a Le Zirre Napoli che da sempre fonda la propria filosofia sul rispetto della natura, degli animali e sulla ricerca e sul recupero di tessuti pregiati, destinati alla produzione di borse e accessori che si distinguono per l'unicità e lo stile inconfondibile.
Il brand Made in Naples, fatto a Napoli da napoletani, è impegnato infatti in una iniziativa con Carpisa, all’insegna della sostenibilità dal titolo The Second Life.
Le Zirre Napoli hanno effettuato una cernita dei prodotti destinati al macero nella azienda Logeco, ed hanno rilavorato una parte di queste borse seguendo lo stile tipo delle Zirre e rimesso in vendita con il marchio The Second Life, alcuni pezzi poi sono stati ideati dagli studenti del corso di Laurea in Design per la Moda della Università Vanvitelli. La riduzione del CO2 in questo progetto di partnership è stata certificata dalla azienda AzzeroCO2 ed il ricavato della vendita di questa linea di borse sarà devoluto ad una Associazione animalista del territorio campano, Le Amiche di Lu onlus.
«Il motivo in più per innamorarsi della collezione è legata al grande amore che il nostro marchio ha per gli animali», afferma Eleonora Frezza che con il fratello Pierluigi è titolare del brand napoletano. «Ricicliamo, riutilizziamo, riduciamo i rifiuti, doniamo nuova vita a impatto zero». Restyling e Riciclo creativo: questa è la mission di The Second Life. «Vogliamo dar voce a chi non ne ha, agli animali che pur non esprimendosi a parole con gli occhi dicono anche molto di più. Ci auguriamo che questo progetto di eco-sostenibilità e di economia circolare possa essere compreso nella sua pienezza. Ognuno di noi deve fare qualcosa, se il mondo deve cambiare in meglio» conclude Pierluigi Frezza.