Milano Fashion Week al via, obiettivo convivere con il virus: il calendario delle sfilate

Milano Fashion Week al via, obiettivo convivere con il virus: il calendario delle sfilate
Milano Fashion Week al via, obiettivo convivere con il virus: il calendario delle sfilate
Martedì 22 Settembre 2020, 19:41 - Ultimo agg. 19:58
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«È difficile organizzare eventi fisici ma dobbiamo farlo, dobbiamo convivere con il virus, non possiamo aspettare che tutto si risolva»: così Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha dato il via questa mattina in Rinascente alla Milano Fashion Week, che prevede appuntamenti digitali e incontri veri e propri, come quello di oggi nel department store, che nelle sue vetrine e al quarto piano ospita 13 giovani brand made in Italy. «La moda è la seconda industria italiana ed è quella che esporta di più, non possiamo non dare - sottolinea Capasa - un segnale positivo, se ci chiudiamo in casa rischiamo di mandare a loro volta a casa tante famiglie.

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Tutti i brand hanno ricevuto istruzioni molto precise a tutela di tutti per convivere con il virus. La moda è scesa in campo contro il covid mettendo un sacco di soldi e producendo mascherine, ora è il momento di preservare le aziende, per questo abbiamo chiesto misure opportune al Governo, che purtroppo non sono specifiche, ma noi siamo i produttori del 41% della moda in Unione Europea, siamo i primi e dobbiamo preservare questo tessuto e ce la stiamo mettendo tutta, ora bisogna che lo facciano anche il Governo e l'Unione Europea».


Sul fronte del Governo, «abbiamo parlato con il primo Ministro e si è detto disponibile a essere al nostro fianco, stiamo studiando qualcosa insieme a lui a livello di messaggio. Ha manifestato la sua vicinanza al settore e la sua volontà di preservare l'industria e l'artigianato». Quella di Conte, dunque, potrebbe essere «una presenza simbolica in questi giorni o in occasione del green carpet digitale del prossimo 10 ottobre». Domani intanto prendono il via le prime sfilate fisiche, con le passerelle di Dolce e Gabbana, Alberta Ferretti, Fendi, N21 e Blumarine con il debutto del nuovo direttore creativo Nicola Brognano. «Abbiamo deciso di sfilare - racconta il 29enne calabrese alla guida stilistica della maison di Carpi - per dare un messaggio di positività e di ritorno alle normalità, ovviamente con le dovute precauzioni».

Certo, non è tutto come prima: a Milano in questi giorni sono attesi qualche centinaia di compratori, contro le migliaia che arrivano di solito. I francesi vista l'evoluzione del contagio oltralpe sono in forse, i russi invece arriveranno grazie a un permesso speciale di 120 ore ottenuto grazie al consolato italiano. Si spera nel digital, che a luglio ha fatto contare 16 milioni di utenti e che ora si pensa possa arrivare a 20 milioni di appassionati da tutto il mondo. Intanto da Prada, che presenta digitalmente la prima collezione firmata Miuccia Prada e Raf Simons, sono già arrivate tantissime domande di addetti ai lavori e non solo per il talk post sfilata dei due stilisti. Certo, «il digital non sostituisce l'emozione della sfilata fisica ma è grazie al digital - commenta Capasa - che andiamo avanti, durante il lockdown in italia il 24% degli acquisti online sono stati fatti da persone che non avevano comprato mai nulla con un device e come settimana della moda siamo stati i primi a livello di numeri nel digitale». Nonostante l'ecommerce, il 2020 andrà a chiudersi - prevede Capasa - «tra il 25 e il 30% in meno del 2019, ma speriamo che ci sia un recupero nella seconda parte dell'anno. Chi ha una forte presenza in Asia sta recuperando, meno chi ha i suoi mercati di riferimento in America ed Europa».

«Sarà una stagione al ribasso» non nasconde Piero Cividini, notando che «l'andamento generale è sotto tono».
Ecco perché, per il presidente della camera della moda, oggi più che mai è necessario «dimostrare che si può andare avanti», facendo sistema, come con il progetto speciale in Rinascente, reso possibile grazie al supporto di ICE Agenzia, che ospita le collezioni di Twins Florence, DROMe e Nico Giani, la maglieria di Simona Marziali - MRZ, i contenuti di sostenibilità di IINDACO e Vitelli, il nuovo approccio sartoriale di BLAZ Milano e Act Nø1, e poi le creazioni di Marco de Vincenzo, Fantabody, Flapper | Genevieve Xhaet, Marco Rambaldi e VÞEN.

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