L'omaggio di Napoli a Renato Balestra, maestro del blu

Renato Balestra
Renato Balestra
di Salvio Parisi
Martedì 4 Giugno 2019, 09:34 - Ultimo agg. 09:46
3 Minuti di Lettura

Duecentocinquanta tra abiti, disegni autografati e bozzetti originali hanno tributato un elegante momento di celebrazione al talento di Renato Balestra: serata di gala con una mostra antologica per un uomo che come pochi ha segnato la storia dello stile e l’alta moda Made in Italy. Tutto s’è svolto qualche giorno fa presso il complesso monumentale della Certosa e Museo San Martino di Napoli, che per l’evento s’è illuminato di un suggestivo cobalto. Blu è infatti il colore che ha raccontato sin dagli anni ’60 la sua couture da Roma, dov’era ed è d’istanza, al mondo intero, che da sempre plaude a uno dei massimi portavoce del design tricolore.

L’esposizione ha avuto il suo battesimo il 20 settembre scorso con una preview al Civico Museo di Domodossola per poi approdare il 4 ottobre 2018 alla Villa Reale di Monza, segnando l’inizio di «Celeblueation».

Autore dell’iniziativa è stato Armando Fusco (Production) e l’evento è stato accolto con entusiasmo da Anna Imponente, soprintendente al Polo Museale Campano, e Rita Pastorelli, direttrice della Certosa e Museo di San Martino: bozzetti, disegni e abiti son stati scelti personalmente dal maestro come sintesi ed espressione della sua luminosa carriera e saranno esposti fino al 18 giugno nel Quarto del Priore del complesso di San Martino..
 


 

Celeblueation è stata anche l’occasione per presentare durante la conferenza stampa le divise che Balestra ha disegnato per il personale del Polo Museale della Campania. Dalla corte agli ambienti interni, l’opening ha visto sfilare venti mannequin con le più celebri creazioni della della Maison.

Alta moda, costume, arte e cultura in un armonico equilibrio e tra le opere di De Chirico o De Pisis sono stati esposti i disegni che Balestra ha realizzato per alcuni classici dell’opera: “La Cenerentola” di Rossini, “Il Cavaliere della Rosa” di Richard Strauss e la “Turandot” di Puccini. In esposizione anche l’ultima creazione inedita del Lago dei Cigni per il Teatro dell’Opera di Belgrado, produzione per la quale il maestro ha firmato per la prima volta anche le scene.

La serata è stata organizzata in collaborazione col Campus Salute, presieduto dalla professoressa Annamaria Colao (ordinario di endocrinologia e direttore U.O.C. di endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e della Fondazione Adastra) ed è stata impreziosita da un concerto dell’orchestra del San Carlo con le voci del soprano Maria Grazia Schiavo e del tenore Francesco Malapena diretti da Jacopo Sipari Di Pescasseroli con un tableau vivant degli abiti Balestra più iconici.

Il vernissage è stato accompagnato dalla partecipazione di notabili ospiti dalla moda, lo spettacolo e il cinema, dall’economia e le istituzioni o dal mondo diplomatico e l’aristocrazia, non ultimi i Principi Carlo e Camilla di Borbone: tutti con a touch of blue, dress code della serata.

Tra i partners che hanno reso omaggio con un complimentary buffet: Palazzo Petrucci, le pasticcerie Ranieri e il caseificio Olimpica, oltre a vini e spumanti nostrani.

La mostra proseguirà a Forte dei Marmi dal 4 luglio al 4 agosto, al Castello Miramare di Trieste e alla Fondazione Zaffirelli a Trieste.

© RIPRODUZIONE RISERVATA