Spose napoletane: Il Mattino prima del sì nello spot di Dive & Dame

Spose napoletane: Il Mattino prima del sì nello spot di Dive & Dame
di Francesca Cicatelli
Giovedì 10 Gennaio 2019, 10:53
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È venuto in mente tra i capisaldi della città, come la tazza di caffè al Gambrinus, le pennellate verbali della Serao, l'esaltazione estetica della Loren, il formicolio sensoriale di Spaccanapoli, i panorami inaspettati di un territorio a scacchiera, con punti di convergenza tra luci e ombre: il quotidiano Il Mattino ecco che compare, come certezza monumentale, come rituale peculiare, nella nuova campagna della collezione Dive & Dame. Per festeggiare il trentesimo anniversario, l'atelier partenopeo ha arruolato tutti i simboli a cui è ancorata Napoli per non sfibrarsi, per non vacillare. Radici che evitano voragini e alluvioni esistenziali. Anche quello tra Il Mattino e la città è un matrimonio, andato piuttosto bene, con una fedeltà pluricentenaria. Immortalare il quotidiano tra le braccia della sposa in un shooting fotografico favoleggiante, rappresenta quasi una scaramanzia per augurare lunga vita a tutti i matrimoni e alleggerire gli affanni e distogliere dai pensieri in uno dei giorni fatidici della vita. La stilista Pina Rinaldi ci tiene talmente all'integralismo partenopeo da importare - termine che ama utilizzare - i clienti a Napoli: se desiderano un abito unico su misura di alta sartoria, occorre fare un salto qui, nel cuore del salotto della città che affaccia sul teatro San Carlo e prende fiato su piazza Plebiscito, perché non saremo noi a spostarci nel mondo mette in chiaro. Dietro quelle vetrate la stilista costruisce e realizza mise dalle linee raffinate, vengono eseguiti preziosi merletti di pizzi, dentelle, ricami che risaltano nel tessuto candido come aloni di luce. L'intera collezione 2019 è dedicata ai vessilli di Napoli partendo dal nome Le perle Napoletane con abiti che rievocano Matilde Serao, Sophia Loren, Titina De Filippo, Pupella Maggio, Lina Sastri, Luisa Conte, Teresa De Sio, Angela Luce e altre pietre miliari.
 
Anche la scelta del set è stata tutta napoletana, dall'attrice-scrittrice Miriam Candurro alle location per gli scatti del servizio fotografico: Gambrinus, Casina Pompeiana, Palazzo Venezia, Centro storico, Cavalli di bronzo, Trieste e Trento, Spaccanapoli e San Gregorio Armeno, nessuno escluso. Le linee delle creazioni ripercorrono la discrezione della dama e l'eleganza della diva, con abiti che si riappropriano dell'opulenza rispettano le ampiezze iperboliche e si disfano del radical chic. L'ispirazione riporta agli anni 50 con trionfi di cristalli. Inoltre, vi è la riscoperta del tombolo come nelle Fiandre del 500, del macramè e dell'eleganza del cappello. Ecco che la sposa Candurro avvolta in spumosi veli dell'abito compare intenta a leggere Il Mattino sui maxi cartelloni sei per tre che invadono Napoli per lanciare prima di tutto un messaggio alle spose partenopee: a non abbandonare la propria terra e le sue perle. La moda diventa emozione grazie ad abiti che richiedono oltre quattro mesi di lavorazione. Dive & Dame è famosa in Italia e all'estero per l'atmosfera sofisticata della sua boutique per principesse del futuro. Nella collezione Dive & Dame, la Fashion Designer Pina Rinaldi, in arte Jio, esprime l'atmosfera sognante e sognata dalle donne fin da bambina per il giorno del matrimonio. La scelta della Candurro, bella come una diva ma senza ostentare come una dama, non è quindi affidata al caso: è un'icona che si lascia avvolgere in un tessuto lieve e si mescola ad esso con discrezione e delicatezza. Chi si sposa abbraccia tutto: resta nella vita dell'altro ed è questa la rivoluzionaria e benaugurante controtendenza dettata dalla Rinaldi: rimanere a Napoli e farne il centro dell'impero del buongusto e della sartorialità. Perché Napoli va difesa anche così, evitando che il fashion design di oggi si arrenda alla standardizzazione e alle imposizioni della moda, privilegiando invece le personalizzazioni e le personalità.
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