ArcelorMittal, lavoratori sospesi dopo i post sulla fiction della Ferilli e la regista tuona: «Sono sgomenta»

ArcelorMittal, lavoratori sospesi dopo i post sulla fiction della Ferilli e la regista tuona: «Sono sgomenta»
di Alessio Pignatelli
Sabato 3 Aprile 2021, 13:35 - Ultimo agg. 8 Maggio, 17:03
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ArcelorMittal ha inviato contestazioni disciplinari ai dipendenti del siderurgico di Taranto che sui propri profili social hanno postato immagini relative alla fiction “Svegliati Amore mio!” con Sabrina Ferilli nella quale, pur senza citare espressamente Taranto, ci sono molte analogie e riferimenti a quanto accaduto negli ultimi anni nella città pugliese a proposito dei danni da inquinamento ambientale provocati dalla fabbrica dell’acciaio. Due i casi accertati con tanto di lettera di contestazione anche se, secondo fonti sindacali, potrebbero arrivare altri provvedimenti.

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Cos'è successo 

In una lettera firmata dal capo delle risorse umane, Arturo Ferrucci, la multinazionale contesta di “aver condiviso e pubblicato” sulla sua bacheca virtuale Facebook “espressioni gravemente lesive dell'immagine e della reputazione aziendale eccedenti il diritto di critica nell'ambito di rapporto contrattuale regolato”.

Nello specifico, si fa riferimento a uno screenshot che è diventato virale in occasione della fiction su Canale 5. Una catena di Sant'Antonio in cui si scriveva testualmente che “la fantomatica acciaieria Ghisal” del film “altri non è che lo stabilimento siderurgico di Taranto. Chiedo a voi, lo chiedo a noi, inviate questo messaggio a chiunque di vostra conoscenza, parenti, amici affinché la storia di questa bambina non rimanga coperta. IN NOME DEL PROFITTO LA VITA DEI BAMBINI TARANTINI NON CONTA...ASSASSINI”

Le espressioni di cui sopra, scrive l'azienda, “integrano una condotta gravemente lesiva degli obblighi di correttezza e buona fede, oltre che suscettibile di provocare un rilevante danno all'immagine della società”. 

La nota di Arcelor Mittal

Arcelor Mittal Italia «riconosce e rispetta la rilevanza artistica e sociale dell'industria del cinema e della televisione, così come di ogni altra forma di espressione artistica e culturale» e dunque i provvedimenti nei confronti di due dipendenti di Taranto sono stati assunti non per i commenti alla fiction «Svegliati amore mio», miniserie di Canale 5, ma per avere denigrato l'azienda. «L'azienda deplora la distribuzione di notizie false e non verificate che a loro volta possano lederne l'immagine ma soprattutto procurare allarme e sconcerto nei lavoratori e nella popolazione» conclude la nota.

La denuncia del sindacato

A rendere note le contestazioni disciplinari, è il sindacato Usb. Per il coordinatore del sindacato, Franco Rizzo, “continua la durissima repressione in fabbrica: contestazioni disciplinari per coloro che hanno pubblicizzato la messa in onda della Fiction "Svegliati Amore mio"!”.

“Alcuni lavoratori - dichiara Usb - pubblicano sul proprio profilo facebook uno screenshot che invita a vedere la fiction interpretata da Sabrina Ferilli, “Svegliati Amore mio!”, e per questo l’azienda gli manda una contestazione disciplinare a firma di Arturo Ferrucci, responsabile delle Risorse Umane, con immediata sospensione dell’attività lavorativa, interdizione ai luoghi di lavoro e richiesta di giustificazioni entro 5 giorni”.

Attraverso il direttore Ferrucci, portato a Taranto come responsabile del personale dall’ad Lucia Morselli, “ArcelorMittal - sostiene Usb - accusa i dipendenti di aver messo in cattiva luce la gestione dello stabilimento, anche se nella serie Tv non si fa riferimento ad ArcelorMittal e/o comunque i fatti riportati sono relativi a circa dieci anni fa, quindi, eventualmente, alla gestione dei Riva”.

“Non è la prima volta - rileva Usb - che ArcelorMittal tenta di mettere il bavaglio ai lavoratori che, a questo punto, vengono privati anche della possibilità di avere e condividere un’opinione in merito agli effetti acclarati in ambito sanitario e ambientale.

Gravissimo - sostiene Usb - il continuo tentativo di voler a tutti i costi alimentare un clima di terrore all’interno dello stabilimento”.

Usb chiede al Governo di intervenire “con i ministri Giorgetti e Orlando e Invitalia batta finalmente un colpo. Se si vuole veramente fare una discussione seria - conclude il sindacato -, va cacciato chi, come Morselli & Company, continua a provocare odio e disperazione sul territorio e nelle famiglie dei dipendenti”.

Il commento della regista

La stessa regista Simona Izzo, commentando sulla pagina Facebook del sindacato la notizia, si è detta sgomenta per quanto sta accadendo.

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