«Non si fermano - spiega la conduttrice nel video - faccio questo lavoro da un anno e non ne posso più di ricevere tonnellate di insulti razzisti. Fa male perché sono un essere umano». Ma quella di Cécile è anche una denuncia sociale, il suo intento è quello di «far aprire gli occhi a chi è convinto che in Belgio il razzismo non esista». Nel corso del breve filmato, la conduttrice afferma: «Sono belga a adesso devono smetterla di dirmi di tornare nel mio paese. Perché questo è il mio paese».
Cécile ha ricevuto pieno sostegno dalla Rtfb, la televisione pubblica per cui lavora, che si è esposta pubblicamente in suo favore dichiarando: «Per questo fiume di fango non c'è posto in Belgio, perché il razzismo è un crimine perseguibile per legge».