Rhoda, 21 anni, studia psicologia e da bambina le è stata diagnosticata l'ipersonnia, che la costringe a ricorrenti episodi di sonnolenza diurna e estrema stanchezza. La bambina si addormentava spesso a scuola durante le lezioni e non riusciva a praticare i suoi sport preferiti perché era «costantemente stanca».
University student who has one-in-a-million 'Sleeping Beauty Syndrome' naps up to THREE WEEKS at a time https://t.co/oloCIcpGUZ
— Daily Mail U.K. (@DailyMailUK) 24 marzo 2019
A settembre scorso, dopo una serie di ulteriori indagini mediche, alcuni specialisti le hanno diagnosticato la sindrome di Kleine-Levin, che è anche conosciuta come «la bella addormentata».
Questo disturbo provoca episodi di sonno che possono durare fino a tre settimane, con piccole pause nelle quali cui Rhoda approfitta per nutrirsi, «È davvero fastidioso quando le persone mi dicono che sono pigra», racconta.
La ragazza ha spiegato che possono trascorrere diversi mesi senza che compaiano i sintomi associati alla malattia, ma quando questi si presentano hanno un impatto molto forte sulla sua routine. I suoi amici dicono che quando appare uno di questi episodi il suo umore cambia. «Mi arrabbio e il mio comportamento cambia drasticamente», sottolinea la ragazza.
«La vita va avanti mentre dormo, la realtà mi colpisce quando mi sveglio e mi rendo conto di aver perso una settimana della mia vita», aggiunge.
I pazienti con sindrome di Kleine-Levin alla fine riescono a superare la loro condizione. L'ultima volta che Rhoda ha avuto un episodio è stata circa tre mesi fa, quando ha dormito per più di 60 ore in tre giorni.
«Ora sono più consapevole della malattia, so riconoscere il momento in cui avrò un episodio. Questa è solo una difficoltà che sto aspettando che si risolva. Voglio che mi prendano sul serio nella vita e questa condizione, però, non aiuta», conclude.
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