Blogger critica la diffusione della parola curry in Occidente per la sua origine coloniale: bufera sui social

Una blogger critica la diffusione della parola curry in Occidente per la sua origine coloniale e scatena una polemica sui social
Una blogger critica la diffusione della parola curry in Occidente per la sua origine coloniale e scatena una polemica sui social
di Marta Ferraro
Giovedì 12 Agosto 2021, 17:47
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Un ampio dibattito è scoppiato sui social media dopo che una foodblogger americana ha esortato a smettere di usare la parola curry perché è legata alla storia coloniale britannica, che semplifica la diversità della cucina del continente indiano.

La californiana Chaheti Bansal ha pubblicato sui suoi account social un video in cui, invece di descrivere passo passo la preparazione del piatto che intendeva cucinare, si rammaricava che, sebbene «in molte culture non è inopportuno usare la parola curry, nel caso specifico della cucina indiana in tanti non sanno cosa vuol dire».

«C'è un detto che dice che il cibo in India cambia ogni 100 chilometri.

Tuttavia, usiamo ancora questo termine generale reso popolare dai bianchi che non si sono presi la briga di imparare i veri nomi dei nostri piatti», ha affermato la blogger.

Nel video, visto più di 4 milioni di volte, la cuoca sostiene che la parola sia stata usata da stranieri per riferirsi a qualsiasi piatto del continente indiano.

La sua opinione ha diviso il pubblico sui social, dove a molti non è piaciuta la proposta di vietare la parola, mentre altri hanno appoggiato la sua idea.

«Qualcuno pensa al colonialismo quando ordina un curry?», ha chiesto un utente di Twitter, citato da PerthNow.

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