La compagna di classe, una bambina profuga siriana, è ipovedente e gli studenti decidono di imparare a leggere e scrivere in braille per aiutarla e e starle più vicini. E' successo nella scuola media Veggetti a Vergato (Bologna). E' una particolare storia che emerge con il progetto "Erasmus+ Solidarité: à vous les jeunes". Protagonista, una ragazzina che due anni fa è scappata dalla guerra in Siria insieme alla famiglia.
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«E' stata molto contenta di questo slancio dei compagni.
«I ragazzi si sono messi davvero nei panni della loro compagna e hanno capito le difficoltà che hanno le persone ipovedenti quando devono apprendere», ha spiegato Verderame. «E' stato anche un modo per testare la loro sensibilità nei confronti di una difficoltà vissuta da una loro coetanea, e il risultato è stato un successo, a giudicare dall'entusiasmo con cui i giovanissimi hanno partecipato alle attività di laboratorio. Anche così possiamo crescere dei futuri adulti più consapevoli, maturi, rispettosi. In fondo la scuola serve anche a questo».