Bucha, Iryna Filkina: chi era la donna con lo smalto rosso. «Sognava di diventare estetista, uccisa tornando dal lavoro»

Bucha, Iryna Filkina: chi era la donna con lo smalto rosso. «Sognava di diventare estetista, uccisa tornando dal lavoro»
Bucha, Iryna Filkina: chi era la donna con lo smalto rosso. «Sognava di diventare estetista, uccisa tornando dal lavoro»
Giovedì 7 Aprile 2022, 16:38 - Ultimo agg. 18:17
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La mano a terra in mezzo alla polvere e le unghie con lo smalto rosso. La foto scattata dal fotografo Reuters a Bucha, in Ucraina, ha fatto il giro del mondo ed è diventata il simbolo dell'orrore. Perchè quelle unghie rosse raccontano una storia, la storia di una donna che sognava di diventare una truccatrice e che invece ha incontrato la morte a 15 minuti da casa sua, mentre tornava dal lavoro in bicicletta colpita dal fuoco degli occupanti russi.

 

Iryna Filkina, chi era la donna con lo smalto rosso di Bucha

Questa donna è Iryna Filkina, 52 anni, operaia in una centrale di riscaldamento. Iryna voleva cambiare vita, sognava di diventare una truccatrice: per questo a febbraio, poco prima dello scoppio della guerra, si era iscritta a un corso per estetiste.

A riconoscere quella mano è stata proprio  l'insegnante, Anastasiia Subacheva.

"Quando ho visto la foto, mi si è spezzato il cuore" ha raccontato la donna che per 5 anni ha lavorato a Bucha e conosciuto molte ragazze e donne della città. Iryna aveva un canale Instagram dove condivideva tutorial di trucco, sognava di aumentare il suo numero di folllowers e diventare sempre più brava nella sua passione. Subacheva ha ricordato che durante le lezioni le aveva confidato che stava aspettando con ansia il concerto della cantante pop ucraina Olya Polyakova, le avrebbe parlato di cosa avrebbe indossato e di come si sarebbe truccata per l'evento.

La figlia di Iryna: «È stata trovata il giorno del suo compleanno»

La figlia della signora Filkina, Olha Shchyruk era fuggita da Bucha subito dopo l'inizio della guerra. Il 6 marzo aveva ricevuto la notizia che la madre era stata colpita da colpi di arma da fuoco mentre tornava dal lavoro in bici. Nonostante questo, per giorni ha sperato che fosse ancora viva. Poi le è stato inviato un video che mostrava il corpo a terra: "anche senza le unghie rosse, lo avrei riconosciuto" ha detto la figlia.

«Oggi è esattamente un mese dal giorno in cui è morta. E tutto quello che posso fare è semplicemente piangere, a volte anche quello non funziona", ha scritto Olha in un lungo post su Instagram in ricordo della madre pubblicato il 5 aprile "A chi guarda le notizie questa informazione colpisce diversamente. Alcune persone dubitano addirittura che questo sia reale. Quanto a me, questa è un'immagine viva che mi sale in testa, ancora e ancora. La guerra non solo è arrivata nel mio paese. È arrivata a casa mia e ha preso, ha rubato... il mio universo". 

Olga continua dicendo che la madre è stata trovata il giorno del suo compleanno, ma non può ancora seppellirne il corpo, in quanto le autorità ucraine la hanno portata via insieme a tanti altri corpi per accertare le cause del decesso e indagare sui crimini russi. 

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