«Commenti omofobi da Caterina Balivo», non sarà più la madrina del Milano Pride

«Commenti omofobi da Caterina Balivo»: non sarà più la madrina del Milano Pride
«Commenti omofobi da Caterina Balivo»: non sarà più la madrina del Milano Pride
Giovedì 20 Giugno 2019, 17:50 - Ultimo agg. 21:02
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Caterina Balivo non sarà più la madrina del Milano Pride. A spiegarlo sono gli organizzatori dell'evento, che si terrà a Milano dal 21 al 30 giugno: «Rimaniamo convinti che sia importante coinvolgere personalità del mondo dello spettacolo sul palco del Pride per consentire alle nostre istanze e rivendicazioni di raggiungere quel pezzo di paese che ai Pride non ci viene e magari ha un atteggiamento ostile o indifferente rispetto alle “nostre” tematiche. Tuttavia riteniamo che sia ancora più importante fare in modo che si arrivi al Pride unit*. La “madrina” di un Pride deve essere un fattore unificante. È chiaro che la nostra scelta - di cui ci assumiamo la responsabilità - ha suscitato molte perplessità e polemiche. E poiché il Pride deve essere un momento di unità e uno spazio in cui tutti e tutte con le proprie differenze possano riconoscersi, abbiamo preso la decisione in accordo con Caterina Balivo di fare un passo indietro. Ringraziamo Caterina Balivo per la disponibilità e la sensibilità dimostrate in questa circostanza. Ora pensiamo tutt* insieme alla settimana del Pride che ci aspetta. Buon Pride!».

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Sulla decisione peserebbero i commenti omofobici a cui la conduttrice televisiva si è lasciata andare in alcune circostanze del passato. La Balivo, ad esempio, sia pure in modo ironico, etichettò Ricky Martin con l'epiteto di «fro...», mentre di Luxuria disse che era una «donna con la gonna».



LA REPLICA
La conduttrice tv ha affidato a un post su Facebook la replica: «Ragazzi, ho letto stamattina i vostri commenti. Non ho mai pensato di poter scatenare delle reazioni così violente. Sono da sempre al fianco della comunità LGBT e proprio per questo ho accettato l'invito degli organizzatori del Pride. se la mia presenza diventa un elemento divisivo, d'accordo con gli organizzatori che ringrazio per la fiducia, rinuncio volentieri alla partecipazione alla manifestazione perché il mio desiderio è quello di portare un sorris, esaltare l'armonia e l'amore che è quello che molti (purtroppo ancora troppi!) fingono di non vedere. Spero ci sia un'altra occasione di incontro e, nel mio piccolo, continuerò a sostenere i diritti civili con passione e determinazione perché sono il vero passo avanti nella cultura del nostro paese.
Vi abbraccio»

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