Agenti uccisi, chef Rubio: «Poliziotti impreparati». E Salvini: «A volte è meglio tacere e sembrare stupidi...»

Agenti uccisi, scontro social Chef Rubio-Salvini. L'ex ministro: «Non sei uno “chef”, sei uno stupido»
Agenti uccisi, scontro social Chef Rubio-Salvini. L'ex ministro: «Non sei uno “chef”, sei uno stupido»
di Simone Pierini
Sabato 5 Ottobre 2019, 10:58 - Ultimo agg. 11:19
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Chef Rubio vs Matteo Salvini. Lo scontro su Twitter è senza esclusioni di colpi, tra pesanti insulti e epiteti. Uno contro l'altro. Il tema della battaglia è la morte dei due agenti, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, uccisi ieri in questura a Trieste in seguito a una sparatoria. La discussione è sulla ricerca di un colpevole. Per Chef Rubio le colpe vengono dall'alto, da chi non garantirebbe la giusta tutela nei confronti delle forze dell'ordine. Nelle dotazioni dei poliziotti e nelle regole di gestione degli arresti. Per Salvini sono gli «infami assassini», uno «straniero con disturbi psichici che non merita attenuanti». E tra i due volano parole grosse. L'ex ministro risponde così ai numerosi tweet dello chef: «A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. Non sei uno “chef”, sei uno stupido». E lui ribatte: «E puntuale l’ominicchio messo difronte alle sue responsabilità, al suo essere una nullità in campo politico e sui social ( almeno io le mie cose me le scrivo da solo ) e al suo fare tutto tranne che ciò per cui è pagato ( anche da me ), fa il bulletto senza però scalfirmi». 



«Inammissibile che un ladro riesca a disarmare un agente». È quanto aveva osservato Chef Rubio, nel primo tweet lanciato pochi istanti dopo la notizia della morte dei poliziotti. «Le colpe di questa ennesima tragedia evitabile risiedono nei vertici di un sistema stantio, che manda a morire giovani impreparati fisicamente e psicologicamente: io non mi sento sicuro in mano vostra». «Er Paese de Purcinella, dello sticazzi tanto non me succede - twitta ancora lo chef - del se poi però succede se po solo piagne ma guai a te se provi a’ annà alla fonte dei problemi pe’ risolverli. Fottuta italica mentalità. Continuate cosi da bravi a lamentavve, piagne che domani se ricomincia uguale».
 
 

«Ditemi se è normale che due fermati senza manette possano fare sto macello? - prosegue ancora - E se nel conflitto a fuoco fosse morto un civile? Vostro figlio? Un vostro caro? Voi? Quando scrivo tragedia è ovvio che dispiace, piccoli analfabeti funzionali. Per servire il Paese (i cittadini, no i c*****i che vi mandano a morire), bisogna essere dei virtuosi, viverla come missione e non come lavoro, essere impeccabili, colti, preparati fisicamente e mentalmente così da gestire qualsiasi imprevisto. I colpevoli sono sopra non sotto».  
Frasi che non sono passate inosservate a Matteo Salvini che ha condiviso i tweet di Chef Rubio commentando così: «A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. Non sei uno “chef”, sei uno stupido».  
«E puntuale l’ominicchio messo difronte alle sue responsabilità - replica ancora lo chef - al suo essere una nullità in campo politico e sui social ( almeno io le mie cose me le scrivo da solo ) e al suo fare tutto tranne che ciò per cui è pagato ( anche da me ), fa il bulletto senza però scalfirmi. #MatteoSalvini invece di postare foto in cui sei abbracciato a persone che servono il Paese (de tutti, non solo il tuo) che lasci morire senza la benché minima tutela, invece di sederti dalla D’Urso o anda’ a prende’e pizze da Lilli @OttoemezzoTW, spegni i social e lavora!».
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