Incidente A4, Claudio Cecchetto e la commozione sui social: «Si è spento un pezzo di storia di Riccione»

Strage in A4, la commozione di Claudio Cecchetto: «Si è spento un pezzo di storia di Riccione»
Strage in A4, la commozione di Claudio Cecchetto: «Si è spento un pezzo di storia di Riccione»
Domenica 9 Ottobre 2022, 18:46 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 10:43
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SAN DONÀ - «Un grosso pezzo della storia di Riccione si è spento e insieme bisognerà ricostruire anche questa parte di futuro». Sono le parole con cui Claudio Cecchetto, produttore discografico e noto per essere il talent scout di alcuni personaggi (come Gerry Scotti, Fiorello, Amadeus e Jovanotti) ex dj e originario di Ceggia, esprime il proprio cordoglio su Facebook. Anche lui non è rimasto indifferente alla tragedia che ha colpito la città in cui ha scelto di vivere e nella quale si era anche candidato sindaco. Riccione è sotto choc per la strage avvenuta in A4 dove sono morte sul colpo sei persone, compreso l'ex primo cittadino Massimo Pironi che era alla guida del pulmino dell'associazione Centro 21. 

LA PREGHIERA

Stasera nella chiesa di San Martino a Riccione, si terrà una veglia di preghiera per le persone coinvolte nell'incidente sulla A4 a San Donà di Piave.

La comunità religiosa si riunirà alle 21 con il vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, insieme a tutti i parroci riccionesi, compreso don Alessio Alasia che ieri ha accompagnato, con la sindaca Daniela Angelini, i congiunti delle vittime a San Donà per il riconoscimento ufficiale delle salme. Le famiglie delle vittime hanno espresso il desiderio di celebrare tutti insieme un unico funerale. L'Amministrazione comunale di Riccione, che ha disposto il lutto cittadino per tre giorni - da venerdì a oggi - e ha già ufficializzato che il lutto cittadino verrà confermato anche nella giornata dei funerali, la cui data al momento è ancora da stabilire.

 



I FUNERALI

La sindaca Angelini ha garantito ai familiari la completa disponibilità  per l'organizzazione dei funerali. «Cercare di dare un sostegno a queste persone così segnate dal dolore - ha osservato durante il rientro da San Donà - è il minimo che potessimo fare». Tutte le manifestazioni pubbliche in programma nelle tre giornate sono sospese. In tutte le sedi comunali le bandiere sono state esposte a mezz'asta fino alla data del commiato.

IL CENTRO 21

Da quasi trent'anni il Centro 21 di Riccione è un punto di riferimento per le persone con la sindrome di Down. Un luogo per aiutare i ragazzi a imparare a essere autonomi e dare un sostegno alle famiglie, in cui si sono incontrate storie di solidarietà, di riscatto, di aiuto. Storie come quelle dei cinque ragazzi che hanno trovato la morte sull'A4 a San Donà mentre stavano facendo un viaggio con destinazione Lauco in Carnia per incontrare un'altra realtà simile. E poi storie come quella di Massimo Pironi, che dopo un'esperienza in politica (è stato sindaco di Riccione fra il 2009 e il 2014) aveva deciso di dedicarsi con ancora più impegno al volontariato, in quell'associazione della quale aveva sempre fatto parte.

LA CITTÀ

L'associazione Centro 21 non è solamente una delle tante associazioni che compongono il tessuto del volontariato emiliano-romagnolo, ma ha un legame speciale con Riccione e tantissimi altri legami li ha saputi costruire nel corso degli anni: dall'esperienza dell'associazione nel 2015 è nata una cooperativa, che si chiama Cuore21. Un braccio operativo, ma un'esperienza pratica, soprattutto, per assicurare ai ragazzi una speranza e una possibilità che altrove avrebbero faticato ad avere, grazie a rapporti con aziende del territorio, ma anche un negozio/laboratorio gestito in proprio. E poi attività sportive, danza, teatro. Una piccola fabbrica di solidarietà e sorrisi di attività sportive, danza, teatro. Una piccola fabbrica di solidarietà e sorrisi sulla riva dell'Adriatico sulla quale, con l'incidente di San Donà, è calato un velo di disperazione.

LA SUPERSTITE

Sono sempre «molto gravi» le condizioni cliniche di Romina Bannini, la 36enne coinvolta nell'incidente sulla A4, costato la vita a sei persone. La paziente resta ricoverata in terapia intensiva, con prognosi riservata. L'azienda Ulss della Marca Trevigiana​ l'ha comunicato stamani, 9 ottobre.

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