Coronavirus, Amel: «Ho perso mio marito per la Covid, mi sono ammalata. E dopo un mese riabbraccio mio figlio»

Coronavirus, Amel: «Ho perso mio marito per la Covid, mi sono ammalata. E dopo un mese riabbraccio mio figlio»
Domenica 3 Maggio 2020, 13:54 - Ultimo agg. 16:48
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Adam, 5 anni, riabbraccia la mamma che non vede da un mese. «Mamma, sei proprio tu? Sei tornata». «Sì, tesoro, e non andrò più da nessuna parte». Amel è guarita dal Covid, dopo una lunga lotta. Il marito non ce l'ha fatta, si è ammalato prima di Amel ed è morto. 
Quando la mamma è tornata nella sua casa di Ancona dopo aver attraversato l’incubo del Covid, Adam dormiva. Si è allora stesa accanto a lui aspettando che si svegliasse. Il bambino - racconta il Corriere Adriatico, si è ritrovato solo per colpa della malattia: orfano e con la mamma malata che non poteva avvicinarsi a lui.

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Amel è stata ricoverata per oltre un mese all'ospedale Torrette, dopo una strenua lotta che l’ha vista finire anche in rianimazione, è tornata da lui. «Ho pregato Dio affinché mi facesse riabbracciare mio figlio – racconta Amel, ancora provata da un’esperienza drammatica di cui porta i segni, anche quelli fisici dell’intubazione – è stata dura e lo è ancora. Stare a casa senza mio marito, con le sue cose ancora qui, non è facile. Tutta questa storia mi sembra un film».

Il primo a manifestare i sintomi del coronavirus, oltre un mese fa, è stato proprio suo marito, cardiopatico, che è stato portato a Torrette e subito intubato. Due giorni dopo, anche Amel inizia ad accusare malessere ma, benché condotta pure lei all’ospedale regionale, non sta particolarmente male Poi, la terribile notizia: suo marito è morto a causa del virus e le condizioni di Amel peggiorano immediatamente, tanto da richiederne l’intubazione. «Nel giro di pochi giorni, tutta la mia vita è cambiata – dice Amel –. Ci stavamo preparando per andare in Tunisia, dove vivono le nostre famiglie, a giugno: avevamo anche comprato i biglietti perché volevamo fare là il battesimo di Adam. Invece, ho dovuto fare il funerale a mio marito: i suoi genitori ancora non realizzano di averlo perso».


 

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