Napoli, dai Borbone 200.000 euro in sostegno degli ospedali dell'ex Regno

Carlo di Borbone delle Due Sicilie
Carlo di Borbone delle Due Sicilie
di Antonio Folle
Domenica 10 Maggio 2020, 13:31 - Ultimo agg. 13:58
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200.000 euro agli ospedali del Mezzogiorno in difficoltà. È il risultato della raccolta fondi avviata alcune settimane fa dai Borbone delle Due Sicilie attraverso l'Ordine Costantiniano di San Giorgio. L'ex casa reale napoletana si è impegnata in prima persona per fronteggiare l'emergenza covid e dare sollievo alle tantissime strutture sanitarie del sud che necessitano di fondi, di assistenza e di speranza. Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, ha avviato la raccolta fondi, che si è via via arricchita di altre generose donazioni, con un contributo di 50.000 euro.

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A Napoli, l'ex capitale del regno borbonico, è arrivata una donazione di 50.000 euro da destinare all'ospedale Cotugno per il reparto di terapia intensiva. In Sicilia l'ospedale Civico di Partinico, l'ospedale Cannizzaro di Catania e l'ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale sono i beneficiari di un altro generoso contributo per l'acquisto di ventilatori polmonari e per l'istituzione di un fondo per l'ampliamento del personale. In Calabria l'ospedale Pugliese Ciaccio ha ricevuto una donazione di 30.000 euro per l'acquisto di dispositivi medici per la terapia intensiva. In Basilicata beneficiario del contributo è stato l'ospedale San Carlo di Potenza mentre in Abruzzo l'Asl 2 Abruzzo ha ricevuto una donazione di 15.000 euro per l'acquisto di mascherine FFP2 e tute monouso per il personale sanitario.

Un vero e proprio tour della beneficenza quello dei Borbone che stanno continuando a raccogliere donazioni attraverso il sito ufficiale dell'Ordine Costantiniano. Ad oggi, per la precisione, le donazioni hanno sfondato quota 200.000 euro, attestandosi sulla cifra - in continuo aggiornamento - di 200.800 euro. «Ho deciso di impegnarmi in prima persona per dare un contributo al nostro Paese in questo difficile momento - ha dichiarato Carlo di Borbone - e aiutare gli ospedali e coloro che vi lavorano in prima linea, nella battaglia e nella lotta quotidiana contro questa emergenza sanitaria. Attraverso l’Ordine Costantiniano Charity Onlus ho avviato una raccolta di fondi da destinare equamente agli ospedali con meno risorse che necessitano di incrementare le proprie dotazioni e postazioni di terapia intensiva. Ogni singolo euro donato sarà un barlume di speranza ed una piccola goccia di vita che vince questa avversità».
 


L'impegno della ex casa reale partenopea in favore degli ospedali in prima linea contro il coronavirus ha riscosso un ampio successo sui social, generando una vera e propria spirale di solidarietà che ha coinvolto donatori da ogni parte del mondo. «Questo è quello che oggi deve fare la Casa Reale delle Due Sicilie - ha affermato Gennaro de Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico - stare vicino ai suoi popoli con la beneficenza e la generosità che li contraddistingue da anni. Dopo il 1860 il settore sanitario, che al sud era veramente all'avanguardia, ha subito un lento ed inesorabile decadimento, figlio della continua sottrazione di risorse economiche da destinare ad altre parti d'Italia. Oggi, con il generoso impegno dei Borbone, è stata scritta una bella pagina di giustizia e ringraziamo Carlo di Borbone per essersi impegnato in prima persona anche dal punto di vista economico».

286 anni fa un altro Carlo di Borbone, colui che sarebbe stato il fondatore della Dinastia che avrebbe restituito a Napoli e al Mezzogiorno la sua indipendenza dopo i durissimi periodi vicereali spagnoli e austriaci, entrava trionfalmente in città, proclamando la nascita del Regno di Napoli.
Era il 10 maggio 1734.  

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