Coronavirus Roma: «Noi, sposi soli ma felici il virus non ci ha fermato»

Coronavirus Roma: «Noi, sposi soli ma felici il virus non ci ha fermato»
Coronavirus Roma: «Noi, sposi soli ma felici il virus non ci ha fermato»
di Laura Larcan
Domenica 29 Marzo 2020, 12:45 - Ultimo agg. 19:19
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L’amore al tempo del coronavirus. Le mascherine di raso bianco, lucido e ben stirato, cucite a mano dalla mamma dello sposo. L’elegante bouquet di roselline bianche, finte, ordinate su internet, e ornate di tulle e fiocchi. Il cuscinetto di taffetà con intrecciate le fedi dorate che tiene in mano il papà della sposa. La felicità delle piccole cose. 

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La cura dei dettagli che deve fare i conti con le misure di sicurezza. «Abbiamo fatto tutto noi, a casa, ma per questo giorno volevamo essere comunque belli, all’altezza della giornata, per ricordarla, nella sua insolita e particolare bellezza». Anna Marsiglia e Alessio Lacquaniti, si sono sposati ieri, nella Sala Rossa del Campidoglio. 

L’ultima coppia di una mattinata di tre matrimoni che si sono avvicendati solitari e silenziosi nella piazza deserta. I primi che si sono svolti in un regime anti Covid-19. In una città trasfigurata dalle misure di quarantena per contenere il contagio, ci si può ancora sposare. Ma senza festa. Niente assembramento di invitati, nessun banchetto. Nella sala capitolina possono accedere solo i due testimoni. Assenti anche i fotografi.
 

 

Per Anna e Alessio hanno fatto tutto rispettivamente papà Claudio e mamma Loredana, con telecamera e macchina fotografica alla mano: «Fa effetto vederli così soli, ci sarebbe piaciuto avere i fratelli e le sorelle, stare qui tutti insieme, non è stato possibile. Ma va bene anche così, loro sono felici e la vita deve continuare». Ieri, la mascherina copriva i sorrisi, restavano solo gli occhi ad offrire tenerezza. Testimone d’eccezione, il Marco Aurelio a cavallo, in quella apparente calma piatta. Niente eco del traffico o semplice vociare. Solo il rincorrersi aereo del cinguettio degli uccelli, e lo stridio acuto dei gabbiani. La piazza vuota sembrava amplificare il disegno stellato di Michelangelo. A presidiarla, gli agenti della polizia locale. 

Il cielo, ieri mattina, era grigio, non lasciava filtrare il calore del sole, ma Anna era raggiante. «Negli ultimi giorni sono stata molto combattuta - racconta - Seguivo le notizie e mi chiedevo se fosse il caso di venire oggi qui in Campidoglio. Pensavo anche al vestito: se mettermi l’abito elegante della festa, oppure scegliere qualcosa di più sobrio, austero, semplice, anche per rispetto del momento storico che stiamo vivendo. Ma poi ho riflettuto sul significato di questa giornata per me e per Alessio, e abbiamo voluto essere all’altezza. Abbiamo voluto essere belli». L’abito lungo, ricamato, d’un rosa cipria, pendant con il coprispalla e i sandali dall’alto tacco. Alessio, 28 anni, è carabiniere in servizio a Bologna, Anna, 34, non lavora in questo momento. Abitano a Ponte di Nona. Hanno un bimbo di 19 mesi, Simone, e una bimba di 7, Luna. «Quando mi ha visto mi ha detto “mamma sembri una principessa”. Voleva tanto venire con noi, ci teneva a portare le fedi», ricorda Anna. Gli occhi lucidi, stringe la mano di Alessio. Ma la battuta è pronta. 

«Quello che è sicuro è che il nostro è stato il matrimonio più economico della storia - dice Anna - Mi sono sistemata i capelli, ho fatto il trucco, le unghie, l’abito l’avevo già comprato, ed eccomi qua». E per il pranzo? «Torneremo a casa ovviamente: stamattina presto ho preparato la lasagna per pranzo che piace tanto a Luna e ce la gusteremo. Oggi, chissà, avrà un sapore speciale». Le porte della Sala Rossa restano chiuse, solo un attimo prima dell’orario prenotato si aprono. Il funzionario capitolino, con guanti e mascherina, compare sull’uscio e li invita ad entrare. Alessio allaccia la mascherina ad Anna, si infilano i guanti, i capelli a posto, il bouquet in mano, sono pronti.
Papà Claudio e mamma Loredana li seguono. Un drone con telecamera si alza in volo sulla piazza, emettendo un forte ronzio meccanico. Per un attimo gli sposi pensano che sia per loro: forse un video per le loro nozze? In realtà no. Sono solo controlli della polizia. Pazienza. Un bacio in solitaria sulla Cordonata di Michelangelo fa comunque la differenza.

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