Twitter, spopola l'hastag #diamociunamano: la campagna a favore del ddl Zan contro la omotransfobia

Twitter, spopola l'hastag #diamociunamano: la campagna a favore del ddl Zan contro la omotransfobia
Twitter, spopola l'hastag #diamociunamano: la campagna a favore del ddl Zan contro la omotransfobia
Sabato 17 Aprile 2021, 17:31 - Ultimo agg. 18 Aprile, 08:46
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L'hastag #diamociunamano a favore dell'approvazione del ddl Zan sta spopolando in queste ore su Twitter. La campagna, lanciata da Vanity Fair, sta riscontrando il favore di attori, cantanti e politici che si presentano con una semplice scritta sul palmo della mano: «ddl Zan». Da Loredana Bertè a Alessandra Amoroso, dai Tiromancino a Ermal Meta tutti pubblicano una loro foto chiedendo l'approvazione del provvedimento. Molto ritwittata Alessandra Mussolini che si è schierata a favore del ddl Zan, tanto che anche Vladimir Luxuria la riprende con questo commento: «sempre pronta a dare il benvenuto a chi condivide l'ideale di una società in cui a essere discriminati siano i portatori di odio verso gay, lesbiche, bisessuali, trans, donne e disabili: da chi non te lo aspetteresti non è di meno apprezzato #omotransfobia #DDLZan #diamociunamano».

L'appoggio degli infermirei di Bari

Un gruppo di infermieri dell'ospedale Di Venere di Bari scrive sulle proprie tute anti Covid 'DDL ZAN' per sostenere il disegno di legge contro le discriminazioni di genere, e si fa immortalare in una foto che fa il giro del web incassando numerosi apprezzamenti, tra cui quelli della cantante Levante e dello stesso promotore del disegno di legge, il deputato del Pd Alessandro Zan. «Com'era? - scrive il parlamentare - In pandemia non ci si può occupare dei diritti? Ditelo a loro, che il Covid lo combattono, ma per davvero. Semplicemente grazie».

Uno degli infermieri pubblica a commento della foto alcuni principi della sua professione che recitano: «L'infermiere presta assistenza secondo principi di equità e giustizia, tenendo conto dei valori etici, religiosi e culturali, nonché del genere e delle condizioni sociali della persona». 

Il «ddl Zan, da tempo osteggiato dalla Lega - sottolinea l'infermiere - aiuterebbe a tutelare ogni cittadino dalla discriminazione, per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità, aiutando anche noi infermieri a rispettare a pieno l'articolo sopra citato». «Pertanto, io e i miei bellissimi colleghi - conclude - ci uniamo alla 'call to action' lanciata da Vanity Fair in favore dell'approvazione di questo disegno di legge».

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