Michela Murgia: ci vorrebbe un Papa rivoluzionario per eliminare la discriminazione delle donne

Michela Murgia: ci vorrebbe un Papa rivoluzionario per eliminare la discriminazione delle donne
di Franca Giansoldati
Lunedì 19 Aprile 2021, 11:57 - Ultimo agg. 14:43
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Città del Vaticano – La condizione delle donne nella Chiesa non cambierà di molto e saranno sempre marginali e subordinate fintanto che le teologhe non avranno accesso al «servizio per produrre dottrina». In una gerarchia tutta al maschile la dottrina spetta ancora agli uomini che disegnano una Chiesa ben poco femminile. Ad aprire la serie di interviste sul religioso e il femminile progettata dalla Consulta Femminile del Pontificio Consiglio per la Cultura è stata Michela Murgia, scrittrice e intellettuale che ha affrontato lo scottante tema.

«Fino a quando la narrazione della salvezza sarà in mano a un solo genere, quello maschile, la situazione sarà ancora discriminatoria per le donne.

Potremo avere papi più o meno illuminati, cardinali più o meno sensibili, preti più o meno preparati ma fino a quando la donne non accederanno al servizio per produrre dottrina», producendo quindi un messaggio condiviso per tutta la Chiesa «non vederemo un vero cambiamento, e avremo sempre concessioni e mai rivoluzioni».

 Per Murgia la questione è piuttosto chiara anche se in tanti settori la Chiesa nel corso dei secoli si è evoluta molto. «Penso alla sensibilità ecologica, e al magistero sul tema del lavoro mentre i temi di genere faticano ad affermarsi perché è difficile che il genere privilegiato, quello che detiene l'unica possibilità di narrazione nella chiesa vi rinunci spontaneamente». Murgia dubita fortemente che la rivoluzione avverrà sotto questo pontificato: «Dovremo aspettare un papa folle o rivoluzionario oppure.. io credo nello spirito, nei miracoli».

Le donne nella Chiesa, spiega, hanno sempre costituito un fermento ritagliandosi spazi di creatività che spesso non erano loro consentiti ma fintanto che le leve del potere teologico resteranno saldamente nelle mani maschili i cambiamenti saranno per forza di cose lenti. 

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La prima intervista della serie è stata pubblicata sul sito del Cortile dei Gentili. Si intitola i dialoghi su “Le donne e il sacro”, ideati dalla Consulta femminile e realizzati in collaborazione con la Consulta giovanile dello stesso Dicastero vaticano.  Dopo Michela Murgia le interviste riguarderanno Gabriella Caramore, Ginevra Bompiani, Erri De Luca e Alessandro Zaccuri. 

La serie “Le donne e il sacro” (disponibile anche sul canale YouTube del Cortile dei Gentili) serve a coltivare il confronto tra credenti e non credenti sui grandi temi dell’attualità culturale ed ecclesiale.

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