Fedez, la denuncia alla polizia postale dopo la segnalazione degli utenti: «Su Telegram il gruppo Stupro tua sorella»

Fedez, la denuncia alla polizia postale dopo la segnalazione degli utenti: «Su Telegram il gruppo 'Stupro tua sorella'»
Fedez, la denuncia alla polizia postale dopo la segnalazione degli utenti: «Su Telegram il gruppo 'Stupro tua sorella'»
di Silvia Natella
Venerdì 3 Aprile 2020, 18:04 - Ultimo agg. 18:39
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Fedez, la denuncia alla polizia postale dopo la segnalazione degli utenti: «Su Telegram il gruppo 'Stupro tua sorella 2.0'». Grave episodio di Revenge Porn sul social che più di altri aiuta a mantenere l'anonimato. Le foto di alcuni utenti sono finite, a loro insaputa, in un gruppo che istiga al femminicidio e alla pedofilia. Le vittime si sono rivolte al cantante attraverso Twitter affinché utilizzasse il suo potere divulgativo per far venire tutto a galla. «Stiamo contattando la polizia postale, grazie della segnalazione ragazzi», ha risposto Fedez in un tweet. 

Tutto è iniziato quando una ragazza si è accorta casualmente che le sue fotografie, pubblicate su Facebook o Instagram, sono finite su Telegram. Nel mondo virtuale gli scatti che circolano online possono essere riutilizzati per rubare identità o truffare altre persone. Oppure, come in questo caso, come merce di scambio in chat di gruppo. La ragazza ha scoperto che le sue foto erano finite su "Stupro tua sorella, 2.0", un canale Telegram con migliaia di iscritti.
 



Gli stessi Fedez e Chiara Ferragni sono stati vittime di episodi simili, data la loro popolarità. Dopo essere stato avvertito, l'artista è sceso in campo e ha annunciato di aver contattato la polizia postale. Il gruppo - che viene ogni volta segnalato, cancellato e ricostituito in sottocanali - permette a chi ne fa parte scambi di fotografie e video di ragazze minorenni, con continue istigazioni alla pedopornografia e al femminicidio. Il canale principale contava quasi 50mila iscritti e ora sembra che sopravviva in altre forme ridotte sulle quali è stato riversato il medesimo materiale pedopornografico.  
 

Le immagini delle giovanissime sono state condivise diventando oggetto di insulti. «Sono pro al femminicidio» e «Un po’ di pedofilia non guasta», sono solo alcuni dei commenti. Secondo Wired, si parla di circa trentamila messaggi quotidiani. Oltre alle immagini vengono diffusi anche numeri di telefono e recapiti social, mentre video privati circolano liberamente. C'è spazio anche per la vendetta di chi vuole “rendere la vita impossibile” alle proprie ex. La testimonianza della ragazza ha portato il caso all'attenzione mediatica diventando di tendenza su Twitter. In molti rigraziano i Ferragnez per il loro interesse alla vicenda. 
 
 

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