Finge dolore alla gamba e salta la fila in sedia a rotelle all'aeroporto. «Avevo paura di perdere il volo»

Finge dolore alla gamba e salta la fila in sedia a rotelle all'aeroporto. «Avevo paura di perdere il volo»
Finge dolore alla gamba e salta la fila in sedia a rotelle all'aeroporto. «Avevo paura di perdere il volo»
Martedì 28 Giugno 2022, 19:30 - Ultimo agg. 29 Giugno, 13:41
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Ha saltato la lunghissima fila davanti al check-in dell'aeroporto di Milas-Bodrum, in Turchia, facendosi trascinare su una sedia a rotelle dal personale di volo. Ma Wolf Jenkins, uno studente di 28 anni, poteva camminare tranquillamente. Il giovane ha infatti finto di essersi slogato la caviglia perché temeva di perdere il volo a causa dell'ingorgo che si era trovato di fronte. Wolf, conscio che avrebbe dovuto aspettare ore in fila per poter salire sull'aereo, a quel punto ha deciso di simulare un infortunio, cominciando a zoppicare e a lamentarsi.

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Il video sui social

Quando il personale gli ha chiesto cosa avesse, il giovane ha risposto che si era slogato la caviglia, ma che avrebbe aspettato e provato a camminare lo stesso. Ma gli operatori, mossi da compassione e professionalità, si sono attivati per aiutare il ragazzo e lo hanno accompagnato fino al suo posto sull'aereo. Lì ha anche simulato un litigio con un suo amico per poter distendere la gamba, trovandosi così riservata un'intera fila di posti a sedere per poter viaggiare più comodamente.

Il 28enne ha filmato tutto il suo piano condividendo il video su TikTok dove è diventato immediatamente virale, collezionando oltre 1 milione di visualizzazioni e 99.000 like. Immediate le reazioni degli utenti. Una mamma ha detto: «Mio figlio ha davvero bisogno di una sedia a rotelle, non è qualcosa su cui si può scherzare così». Un altro ha aggiunto: «Per tutti quelli che dicono che non è una cosa così grave: io sono su una sedia a rotelle ed è umiliante essere spinti lungo il corridoio di un aereo».

Il racconto

«Ho volato da Bodrum a Bristol a mezzanotte.

Quando siamo arrivati ​​all'aeroporto la coda arrivava fino a fuori l'aeroporto e sapevamo che avremmo perso il nostro volo», ha raccontato Jenkins. «Due ore di attesa per passare almeno i controlli di sicurezza e fare il check-in. La coda era pazzesca, non me l'aspettavo. Ho visto persone in sedia a rotelle che venivano lasciate passare, quindi il mio amico ha aspettato in coda e io mi sono tolto scarpe e calzini.

 

«Poi sono tornato zoppicando verso la porta - ha proseguito - e un membro del personale mi ha chiesto se avevo bisogno di assistenza. Ho risposto che mi ero slogato la caviglia in hotel poco prima di salire sul taxi. A quel punto sono stato accompagnato ai controlli di sicurezza per fare il check-in. Accompagnati sull'aereo ci hanno messo a disposizione un'intera fila di posti per consentirmi di allungare la gamba...era solo un modo per passare e assicurarci di non perdere il nostro volo»

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