Giulia Torelli, l'influencer choc su Instagram: «I vecchi non devono votare. Sono rincoglioniti e attaccati alla vita», è bufera

Giulia Torelli, l'influencer choc su Instagram: «I vecchi non devono votare. Sono rincoglioniti e attaccati alla vita», è bufera
Giulia Torelli, l'influencer choc su Instagram: «I vecchi non devono votare. Sono rincoglioniti e attaccati alla vita», è bufera
di Veronica Cursi
Martedì 27 Settembre 2022, 12:00 - Ultimo agg. 18:27
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«Perché i vecchi hanno diritto di voto? L'hanno già esercitato nella loro lunga vita, basta votare, non sanno niente, quello che sanno lo vedono al Tg, non hanno idea, non sanno neanche loro quello che stanno facendo. I vecchi non devono fare niente, devono stare chiusi in casa». E' bufera su Giulia Torelli, fashion influencer da 216 mila follower su Instagram. La ragazza, 35 anni, nota con il nickname di RockandFiocc è seguitissima sui social dal 2009 dove non ha mai smesso di condividere consigli di moda, lifestyle, arredamento, cinema, serie tv e bellezza. Solo che stavolta le sue idee, quantomeno bizzarre, hanno provocato una pioggia di commenti negativi.

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La bufera social

In una storia su Instagram Giulia si lascia andare a una serie di esternazioni sugli anziani, "colpevoli", a suo dire, di andare a votare. Ma non solo. Per la Torelli i «vecchi sono completamente rincoglioniti, in giro ancora con le mascherine con la bocca, sono passati tre anni, non hanno ancora capito che non serve a niente. Eppure sono lì, vivi e attaccati alla vita». Il video è stato ripreso da Selvaggia Lucarelli che ha commentato: «Vediamo chi tra te e mio padre di 88 anni sa qualcosa della vita, della storia, della politica. E magari diglielo in faccia che ti provoca fastidio questa cosa che sia così attaccato alla vita e non abbia voglia di crepare». 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Giulia Torelli (@rockandfiocc)

Chi è

Dal 2019 la Torelli è considerata come la Marie Kondo italiana, perché ha intrapreso con gradissimo successo la professione di closet organizer, cioè organizzatrice di armadi.

Fa visita ai suoi clienti con l’intento non solo di fare spazio nei cassetti, ma di dare stile, grinta e sicurezza in se stessi riorganizzando i loro guardaroba. E' stata intervistata da settimanali di moda, ha conquistato copertine su giornali molto influenti come Vanity Fair. 

Laureata in Economia, da Parma si è trasferita a Milano.I primi lavori che Giulia ha intrapreso sono stati la panettiera, la commessa per alcuni negozi di abbigliamento per poi approdare in diverse aziende del fashion, in cui si occupava principalmente di strategie come social media manager.

I commenti sugli obesi nel 2010

Nel 2009 apre il suo blog RockandFiocc. All’interno crea diverse rubriche ed inizia ad avere sempre più seguito fino al punto di pensare -10 anni di articoli e post dopo- di poter vedere nel blogging un vero e proprio mestiere. Diventa blogger per Grazia, lavora in radio, fino a diventare una vera e prorpia star di Instagram con un immenso seguito. E qui sta il problema: come può una ragazza che ha la fortuna di essere seguita da così tante persone lasciarsi andare a certi tipi di commenti?  La Torelli era già finita al centro delle polemiche per aver risposto su Instagram in modo poco carino ad un utente che, sentendosi umiliato dalla proposta di uno stage poco retribuito, le chiedeva consiglio. La risposta poco gentile aveva scatenato gli utenti del web, che avevano ritrovato altri contenuti prodotti dalla Torelli nel 2010, in cui affermava pensieri non condivisibili: commenti grassofobici, insulti, offese, e giudizi espressi con troppa leggerezza. Diceva, tra le altre cose, che non aveva desiderio di vedere corpi non magri/conformi sulle riviste. Frasi per cui, poi, si era scusata.

Le brutte figure della Torelli sui social confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, che serve un'educazione per stare sul web. Dalla possibilità di essere ascoltati da molti e di avere un’influenza sul pensiero altrui, deriva una grande responsabilità e la necessità di un’educazione all’utilizzo dei social network. Errare è umano, perseverare, però, è diabolico. 

 

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