Giuliana De Sio: «Mia madre era alcolizzata e aggressiva, scappai di casa per salvarmi»

Giuliana De Sio: «Mia madre alcolizzata e aggressiva, scappai da casa per salvarmi»
Giuliana De Sio: «Mia madre alcolizzata e aggressiva, scappai da casa per salvarmi»
Lunedì 22 Agosto 2022, 12:13 - Ultimo agg. 13:26
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Attrice di cinema, televisione e teatro Giuliana De Sio ha lavorato con i mostri sacri della regia italiana ma ha iniziato tutto per caso. A 66 anni Giuliana ha una vita intera di successi, dolori e gioie da raccontare. Era scappata da casa dopo la matuirità presa a Cava de Tirreni, per raggiungere Roma. E' nella Capitale che la vita della De Sio prende una piega inaspettata. Una comunità hippy a cui si è avvicinata e amici che lavoravano nello spettacolo. E la conoscenza con Alessandro Haber che le volle su un palcoscenico. Il regista si innamorà perdutamente di lei e la fece lavorare tantissimo fino a esserne gelosissimo. Da quel momento perà la diciottenne aveva già spiccato il volo.  

Era arrivata a Roma per scappare da una situazione familiare estrema la 66enne. «Vivevo in una famiglia difficile»lo ha raccontato lei stessa a Corriere della Sera. «Mio padre, avvocato, se ne andò di casa molto presto, quando mia sorella Teresa ed io eravamo bambine.

Mia madre, laureata in medicina, senza aver mai praticato la professione, cominciò a bere. Era una donna infelice, una delle più infelici che abbia mai conosciuto». Giuliana anche ammesso che è stato per lei davvero complesso stare vicino a una persona alcolizzata. «La mattina fino a una certa ora, era ancora lucida, e mi pareva di intravedere in lei una mamma come tante altre, diciamo normale. Poi iniziava a bere birra, diventava aggressiva, sgradevole, solitaria, chiusa in sé stessa, e non era più mia madre. Io facevo uno slalom, tra i suoi momenti di lucidità e quelli in cui era fuori di testa, per instaurare un possibile rapporto con lei. Il bello e il brutto, li affrontava bevendo. Il bello e il brutto, li affrontava bevendo. Quando me ne andai via, ne soffrì molto, ma non avevo altra scelta, non vedevo l’ora di abbandonare tutta quella pesantezza, e mi sono salvata»». Un carattere ruvido che non ha mai nascosto, Giuliana De Sio che ha anche ammesso che la fuga da casa è stata la sua vera salvezza, anche grazie proprio al suo carattere che ha domato con la psicanalisi: «sono stata aiutata da una trentina d’anni in analisi: ho vissuto dei transfer furibondi con i miei analisti, ma evidentemente sono serviti a qualcosa. Non so come sarei diventata se non mi fossi sdraiata sul lettino dello psicoanalista»

Una vita di successi e dolori. Reduce dalle riprese in Marocco per il film Raqmar di Aurelio Grimaldi, la De Sio si è anche aperta sul periodo tra i più difficili della sua vita che risale solo a due anni fa. «Era il febbraio 2020, sono stata contagiata dal Covid-19 probabilmente perché giravo con la compagnia nei teatri di tutta Italia. Un’esperienza traumatica, distopica». Lei è stata una delle prime ad aver contratto il virus quando ancora in italia non era esplosa la pandemia. «Sono finita con urgenza allo Spallanzani, chiusa in una stanza, una cella, senza capire cosa mi stesse accadendo, né sapere cosa succedeva fuori, perché nessuno poteva venire a trovarmi. Poi in camera arriva un televisore, vedo la tragedia, le file di bare, e ho capito che di quella cosa potevo morire. Nella mia vita sono sopravvissuta a tante cose, pure stavolta ce l’ho fatta… devo avere una buona fibra»

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Una vita vissuta con il piede sull'acceleratore quella di Giuliana che si è lasciata travolgere da importanti amori. Si è vociferato piu' e piu' volte anche di una storia con Massimo Troisi ma tra lei e il regista e attore napoletano non c’è stata mai alcuna liaison, ma una grande e profonda amicizia: «lo adoravo come uomo e come eccezionale protagonista. Oltre a essere colto, poetico, aveva sempre la battuta pronta, originale, senza essere mai retorico… » ha affermato Giuliana che ha raccontato anche la gaffe fatta proprio nel primo inocntro con Troisi. «Ci trovavamo in riunione nella hall dell’albergo e io comincio a sentire un ticchettio, quindi chiedo: c’è qualcuno di voi che ha una sveglia in tasca?» ricorda l’attrice «a quel punto, Massimo sbottona la camicia, mi fa vedere una cicatrice che attraversava tutto lo sterno… aveva una valvola al cuore. Un’assurda figuraccia, non sapevo come rimediare, ma lui ci scherzò sopra per sdrammatizzare»

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