Guendalina Tavassi hackerata, diffusi i video hard col marito Umberto D’Aponte su Pornhub: «Querele a chi li invia su Whatsapp»

Guendalina Tavassi choc: «Hanno rubato e diffuso video privati con mio marito. Aiutatemi»
Guendalina Tavassi choc: «Hanno rubato e diffuso video privati con mio marito. Aiutatemi»
di Redazione Leggo Gossip
Domenica 22 Novembre 2020, 13:06 - Ultimo agg. 14:02
3 Minuti di Lettura

Guendalina Tavassi hackerata, diffusi i video hard col marito Umberto D’Aponte su Pornhub: «Querele a chi li invia su Whatsapp». Guendalina Tavassi ha denunciato di essere stata vittima degli hacker e che nel celluare hackerato c'erano video privati con il marito. Uno di questi è già stato pubblicato su Pornhub e circola nei gruppi Telegram e Whatsapp. L'ex gieffina è disperata, ha chiesto aiuto ai followers e ha sporto denuncia in questura. La Tavassi è in lacrime e annuncia querele nei confronti di tutti quelli che divulgheranno su social e chat private i video rubati dal suo iCloud. 

Attraverso una serie di storie Instagram la 34enne romana ha raccontato in lacrime di essersi rivolta alla polizia e di temere la diffusione dei filmati intimi girati insieme a suo marito Umberto D’Aponte, padre dei suoi figli Chloe e Salvatore. «Ragazzi, aiutatemi vi prego, chiunque sta facendo circolare quei video è stato denunciato. È normale fare ed avere video intimi con i propri partner, non è normale che questi vengano rubati e divulgati», ha spiegato la donna molto scossa per l'accaduto.

«Questo è un reato, c’erano delle cose personali, dei video, tutti noi abbiamo delle immagini simili sul telefono, ma ho dovuto denunciare, perché io sono una mamma, è una cosa orribile....Chiunque abbia divulgato questi video verrà denunciato e anche su whatsapp sappiate che è una violazione guardarlo, anche solo tenerlo nel telefono...Mi vedete sempre forte, sempre solare e sorridente, ma purtroppo queste cose toccando anche me.

Sono una madre… Mi vedete che io faccio sempre la cretina, rido e scherzo, ma queste cose sono gravi».

 

Cosa rischia secondo la legge italiana chi diffonde tali contenuti privati? Secondo l’articolo 612 ter del codice penale «la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone rappresentate è punito con la reclusione da uno a sei anni. La pena è prevista non solo per chi ha acquisito o diffuso per primo il materiale, ma anche per chi lo inoltra a sua volta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA