In India il matrimonio da favola: invitati (anche italiani) da tutto il mondo

In India il matrimonio è da favola
In India il matrimonio è da favola
di Roberta Savona
Giovedì 17 Gennaio 2019, 19:28 - Ultimo agg. 19:41
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I colori, i profumi e i sapori di un Paese così lontano, scioglierebbero anche il cuore più duro da scalfire. Quella del matrimonio in India è tra le tradizioni più importanti, il cui rito è suggellato da tutto lo sfarzo di cui una famiglia dispone. Le celebrazioni durano per settimane e le cerimonie hanno il lustro e la brillantezza dei tessuti pregiati e dai toni più impensabili, che donano a chi ha il piacere di essere invitato, tutto il peso di una cultura che dura da millenni. L'unione di Komal e Vinit si svolge a Jaipur, il grande capoluogo dello stato Rajasthan, una metropoli che supera gli oltre 3 milioni di abitanti. Sono invece molto pochi gli invitati alla prima serata di fidanzamento, che hanno poi avuto l'onore di presenziare al loro matrimonio dove invece gli invitati superano le due migliaia e tra cui non mancano ospiti occidentali provenienti dall'Europa e dagli Stati Uniti. Tra gli invitati anche molti illustri italiani tra cui Andrea Alessandrini, seguito da Marco Lepre, grande conoscitore della cultura indiana, Massimo Roj e il Cav. Umberto Masci e Mitra Farahi, che torna in India dopo 27 anni dal matrimonio del suo amico Devendra con Krishna, per festeggiare la loro figlia novella sposa.
 

 
 
Spettacolo, giochi pirotecnici ed una location che sembra un set di Bollywood, dove ogni cosa è curata nel minimo dettaglio, con costumi e gioielli che desterebbero l'attenzione di tutti anche a distanza di kilometri. Dopo il rituale dello scambio degli anelli, è magistrale la tradizionale coreografia delle due famiglie che si sfidano in una gara di ballo. Un matrimonio che è una favola, da cui trasuda bellezza e magia, con le luci di mille candele che illuminano il sentiero adornato da centinaia di fiori e allestimenti fiabeschi nel suggestivo Jai Mahal Palace. I turbanti di molti sono di un delicato color rosa e identificano i familiari della sposa, pronti ad attendere il suo arrivo in un giardino attorniato da prelibatezze di ogni tipo, dove giungono anche i familiari dello sposo che hanno sul capo turbanti color verde brillante. Su un cavallo bianco bardato a festa, come fosse un principe incede Vinit, seguito da una processione di danze dai ritmi sempre più incessanti,  cinto da una giacca in broccato di seta laminata in oro, mentre sul petto e sul capo, riflettono le preziose pietre smeraldo che adornano le sue vesti. Sono ghirlande di fiori profumati e appena colti a cingere il collo dei familiari della sposa, invitati alle danze da quelli dello sposo. Incantevoli momenti da cui scaturisce grande commozione per le due famiglie, soprattutto quando appare la bella Komal avvolta da un saree rosa, che incede con timore ed emozione, non fosse altro per le sue vesti che superano il peso di 24 kg, come vuole la tradizione rajasthana. E' culminante il momento quando Komal e Vinit finalmente si incontrano scambiandosi una collana floreale sulle note dei mantra dei brahmini. Rimarranno fermi per oltre due ore, a ricevere gli omaggi e gli auguri degli oltre duemila invitati prontamente immortalati da una foto di rito.
 
Il quarto giorno non tradisce le aspettative e conferma il medesimo imponente festeggiamento.
Per l'occasione il giardino della famiglia della sposa è addobbato con nuovi temi e tendaggi che saluteranno l'abbandono della sposa alla casa paterna. L'ultimo saluto che la vede partire per la sua nuova dimora, dove i festeggiamenti continueranno per oltre due settimane nel pieno costume delle famiglie indù (della sposa) e giainista (dello sposo), storicamente molto benestanti e che vedono le loro nuove generazioni affacciarsi sempre più al mondo occidentale. Figli e nipoti indiani che portano nel cuore il valore delle tradizioni del loro Paese, esportandole nelle scuole e nei college migliori del mondo, da cui ritornano a casa per coronare il sogno di un matrimonio da fiaba.

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