Roma, l’influencer Stefania Marchionna e il profilo rubato: «Ricatti e minacce»

Roma, l’influencer Stefania Marchionna e il profilo rubato: «Ricatti e minacce»
Roma, l’influencer Stefania Marchionna e il profilo rubato: «Ricatti e minacce»
di Alessia Marani
Mercoledì 27 Gennaio 2021, 07:30
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Era finita nella trappola di un cyber cracker che prima si è insinuato nei suoi profili Instagram e Facebook e le ha sottratto le credenziali dell’email, infine si è palesato spacciandosi per un calciatore famoso, convinto di poterla irretire dietro false lusinghe e una promessa di un matrimonio da star, ma lei, Stefania Marchionna, giovane attrice, blogger e influencer di successo da oltre trecentomila follower, non ha abboccato all’amo, ha finto di stare al gioco fino a raccogliere tutte le prove da consegnare alla Polizia postale per riottenere la sua identità digitale. Sull’uomo, che vive all’estero, intanto, potrebbe essere presto spiccata una nota di ricerca internazionale. Stefania, 28 anni, di origine pugliese ma da alcuni anni trasferita a Roma, da Capodanno fino a pochi giorni fa ha subito pesanti ricatti, persino minacce di morte rivolte lei e ai suoi familiari: «Attenta che pubblico dei tuoi video porno», «ti mando gente da Scampia e San Basilio», «so dove insegna tua mamma e tra una settimana raggiungerà tuo padre», ossia in cielo «perché mio papà - spiega l’attrice - morì 11 anni fa».

L’incubo per l’influencer si materializza dopo che va in onda in tv il film “Natale a 5 stelle” a cui aveva partecipato.

Si risveglia con delle chiamate e i primi contatti dell’impostore, alcuni attraverso snapchat, una messaggistica che si autocancella. Contemporaneamente, si accorge di non avere più accesso ai suoi profili, per lei uno strumento di lavoro. «Ha cancellato foto e contenuti, è arrivato a bloccare anche le identità di mia madre e mia sorella, mostrava di sapere tutto di me - racconta Stefania - Le mie grandi passioni sono la recitazione e il canto ma è un mestiere in salita. Avendo ottenuto visibilità con dei videoclip musicali, mi sono accorta di avere un buon seguito sui social, specie Instagram, così sono divenuta influencer. Quell’uomo mi ha creato non solo un danno psicologico, ma anche economico, cancellando i contatti con le aziende». 

Il falso calciatore si presenta dicendosi talmente innamorato da ottenere tutti i miei profili. «Mi assicurava che non lo aveva mai fatto prima. Che solo stavolta aveva dato incarico a un esperto di agire così per verificare se io fossi davvero la brava ragazza che credeva. Mi diceva: “Sai io ora ho l’età matura per avere dei figli, una famiglia, ti ho vista, ho chiesto di te, so che sei la persona giusta ma voglio essere sicuro”, condendolo con tanti particolari della sua vita, a volte inscenando di farla parlare con il fratello quando era impegnato. Dialoghi tutti in inglese. Stefania, però, non ci casca. Ha un primo contatto anche con i carabinieri che le suggeriscono di raccogliere più dati possibile. «Riesco a salvare subito l’indirizzo url del mio profilo, in più con un altro telefono fotografo tutti i messaggi - spiega ancora - Infine, trovo il modo per parlarci fingendo di stare al gioco, portandolo allo scoperto. Salvavo tutto. La cosa orribile è che ho scoperto un mondo: c’è un giro di compravendita delle identità rubate e, oltretutto, quell’uomo mi chiedeva prove d’amore, soldi da dare in beneficenza, attraverso bonifici. Forse è stato mio padre a illuminarmi dall’alto, non gli ho creduto, altrimenti non solo mi avrebbe rovinato psicologicamente, ma mi avrebbe prosciugato anche il conto».

Stefania ora è pronta a rinascere. «Ho vinto la mia battaglia, ho riottenuto la mia identità», e vuole mettere in guardia tante altre potenziali vittime: «Chissà con quante ha fatto lo stesso. Non vi fidate, non siate web dipendenti». Infine non nasconde di avere «ancora molta paura».  

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