Instagram, Giulia Grandinetti, studentessa di 22 anni, premiata per la migliore foto da IgersItalia

Instagram, Giulia Grandinetti, studentessa di 22 anni, premiata per la migliore foto da IgersItalia
Sabato 11 Dicembre 2021, 16:19 - Ultimo agg. 17:00
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La schieda nuda di una donna, leggermente incuvata, con le costole in evidenza, come se un peso la piegasse. Un gioco di luci che richiama i ritratti rinascimentali. Con questa foto su Instagram Giulia Grandinetti, 22 anni, studentessa di sociologia, si è aggiudicata la nona edizione del Premio Fotografico Nazionale di IgersItalia, la più grande community italiana di content creators legata al mondo della promozione del territorio e della produzione di contenuti multimediali.

Il premio – patrocinato Patrocinato dal Ministero della Cultura e da Roma Capitale - ha l’obiettivo di valorizzare la creatività sui social media attraverso le migliori produzioni di fotografi amatori, professionisti e content creator offrendo loro la possibilità di esprimersi e misurarsi con un progetto ambizioso ma in piena libertà di tema.

«Quest’anno ricorre il decimo anniversario di IgersItalia – afferma Pietro Contaldo, Presidente di Igers Italia - e il Premio Fotografico Nazionale acquisisce un significato molto più intenso. In un momento come quello che stiamo vivendo, per noi è anche l’occasione di proporre nuove modalità di comunicazione attraverso il visual storytelling e i social media ma, allo sesso tempo, di ribadire il nostro supporto alle istituzioni e alle realtà con cui collaboriamo da anni».

Giulia Grandinetti vive a Marcellinara, in provincia di Catanzaro, studia sociologia e fa la cameriera, sul suo profilo Instagram unisce la passione della fotografia a quella dei suoi studi.

Si aggiudica il titolo di “Igers dell’anno 2021” con il suo scatto in gara nella categoria: la schiena di una donna, nuda, e leggermente curva. «Abbiamo premiato la fotografia di Giulia Grandinetti per il contenuto espressivo ed emotivo racchiuso nel ritratto. La forza dell’immagine, che si manifesta attraverso l’apparente fragilità di un corpo femminile, nudo, di spalle, con le costole in vista e un uso quasi pittorico della luce, ricorda i nudi rinascimentali, ma con uno sguardo alla fotografia contemporanea. Attraverso la semplicità delle linee, accompagnata da un’ottima composizione, il ritratto riesce a esprimere il tormento e la fragilità dell’essere umano nel mondo contemporaneo. Inoltre, abbiamo premiato anche l’uso del testo di Grandinetti, che amplifica la lettura dell’immagine e, nel contempo, rende il lettore più consapevole e partecipe della storia che la fotografia racchiude».

Questo il testo scritto Giulia accanto alla foto. «Viviamo nella società della performance, dobbiamo continuamente dimostrare agli altri (e a noi stessi) di fare il massimo. E il massimo non basta mai. Questa situazione è accentuata dai social media. Tutti siamo, allo stesso tempo, attori e spettatori di performance. È difficile trovare il tempo per uscire da queste dinamiche, dalla continua valutazione degli altri e dalla ossessione di essere costantemente valutati».

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