Addio a Jane Maas, la creatrice
dello slogan “I Love New York”

Jane Maas
Jane Maas
Mercoledì 28 Novembre 2018, 17:00 - Ultimo agg. 17:04
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Al suo attivo ha la creazione dello slogan «I Love New York», ma i clienti del mondo della finanza, dell’auto e dei liquori non li poteva toccare: nel mondo tutto maschile dei «Mad Men» anni Sessanta, Jane Maas era una mosca bianca, ciò nonostante diede la scalata alla stanza dei bottoni tra i pubblicitari di Madison Avenue. Jane, la «vera Peggy Olson» della celebre serie televisiva con Jon Hamm e Elizabeth Moss diretta da Matthew Wiener, è morta a 86 anni a Mount Pleasant in South Carolina. «I nostri colleghi maschi credevano che non sapessimo come fare tornare il conto in banca e che non sapessimo guidare», ricordò lei stessa anni più tardi. «L’alcol era quello che usavano per sedurci, quindi anche quello era fuori questione».

I clienti adatti alle donne in pubblicità’ erano altri, in particolare case di detersivi e altri prodotti di pulizia. In un necrologio che aveva scritto lei stessa, la Maas si era peraltro assunta la maternità nel lavoro di squadra del team dietro il leggendario logo «I Love New York» con l’inconfondibile cuore rosso disegnato da Milton Glaser e musica e regia, tra gli altri, di Charlie Moss, Stan Dragoti e Steve Karmen. «Tutti questi uomini furono i padri», aveva scritto nel libro di memorie del 2012 “Mad Women: l’altro lato della vita su Madison Avenue negli anni Sessanta e oltre”: «Ma posso guardarvi negli occhi e dirvi che io fui la sola mamma».

Jane aveva cominciato nel 1964 a Ogilvy & Mather, dove da autrice di testi salì nella corporate scale fino a diventare direttore creativo e vice presidente, poi nel 1982 Muller Jordan Weiss la scelse come una delle prime donne al timone di uno studio pubblicitario. «Advertising Age», che la include tra le cento donne più influente nel mondo della pubblicità , la descrisse una volta come la «vera Peggy Olson», il personaggio di «Mad Men» interpretato da Elisabeth Moss, che comincia portando al boss il caffè e finisce per diventare una delle menti creatrici dello studio di Madison Avenue. 
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