La regina degli scacchi è napoletana: «Io come Beth Harmon, campionessa a 12 anni»

La regina degli scacchi è napoletana: «Io come Beth Harmon, campionessa a 12 anni»
di Stefano Prestisimone
Lunedì 18 Gennaio 2021, 10:30 - Ultimo agg. 11:10
5 Minuti di Lettura

La regina degli scacchi? A Napoli c'è la sirena degli scacchi. È napoletana e si chiama Maria De Rosa l'emula di Beth Harmon della serie tv. Occhi profondi, corpo da maggiorata, a 12 anni era già un fenomeno con la conquista della sua prima medaglia d'oro. Poi un titolo italiano conquistato a 15 anni battendo giocatrici navigate e esperte (e rimasto a lungo un record) e a seguire altri 12 ori. Oggi ha 32 anni ed è Woman Fide Master, maestra della federazione internazionale femminile, con un canale web e una pagina Facebook chiamata Parthenope Chess con il suo avatar che la raffigura come una sirena. Un percorso da giocatrice che ricorda molto quello della protagonista della serie Neflix La regina degli scacchi, che ha battuto record su record di ascolti, totalizzando finora 62 milioni di telespettatori nel mondo. La Harmon, interpretata da Anya Taylor-Joy, già da bambina aveva cominciato a battere avversari in serie, puntando su un talento fuori dal comune. Ma aiutandosi, e questo non è assolutamente un punto in comune con la campionessa nostrana, da pillole che le facevano immaginare una scacchiera sul soffitto del collegio per orfani. 

Video

Maria, la serie tv ha cambiato il modo di percepire il mondo degli scacchi?
«Lo ha quasi rivoluzionato, c'è stata un'esplosione di nuovi appassionati a tutti le latitudini, ma direi che ha soprattutto reso cool, di moda, figo, un settore sul quale a volte si ironizzava perché frequentato solo dai nerd, anziani, secchioni, quelli che a scuola chiamavamo soggetti.

Magari vestiti all'antica, con gli occhiali spessi. Quelli ci sono ancora ma in minoranza. Oggi vedi una gioventù bella e moderna».

Nella fiction è stata curata anche la parte tecnica degli scacchi durante le partite?
«Assolutamente si. È tutto perfetto, perché del resto come tutor c'era Kasparov dietro le quinte, il grande maestro russo. E tutte le mosse fatte da Beth si basano su quelle di competizioni reali. L'attrice ha dovuto imparare e studiare a fondo prima di girare».

Come è cominciata la sua passione per gli scacchi?
«Grazie a mio zio Antonio, che era appassionato. Avevo 6 anni e mezzo e mi incuriosii nel vederlo insegnare le mosse a mia cugina Rossella. Così cominciai a osservarli con interesse e un giorno mi venne spontaneo di dire la mia in una situazione che vedeva un pedone attaccato da un cavallo. Questa intuizione lasciò di sasso mio zio che subito mi portò all'Associazione Scacchistica di Arzano. Vinsi il primo torneo femminile per bambini, poi cominciai a prendere lezioni e a misurami anche nella categoria assoluta, con i maschi, che spesso battevo. Da lì 7 titoli italiani e 6 a squadre più la partecipazione a 4 Olimpiadi degli scacchi, a Palma de Maiorca, Dresda, Khanty Manskiysk in Siberia e Istanbul».

Le sue qualità da giocatrice?
«Come per Beth Harmon nella serie tv, forse l'intuito è la mia caratteristica principale. Poi la calma, la capacità di concentrazione. Ci vuole un notevole self control perché contro hai anche il tempo scandito dall'orologio, che è un po' come un altro avversario».

I giocatori preferiti?
«Io sono cresciuta con un mito antico, quello di Bobby Fischer, che era l'eroe di mio zio. Quella sfida celeberrima contro Boris Spasskij, simbolo della guerra fredda tra Usa e Urss, rappresentò il primo boom mondiale, che oggi si è ripetuto con la serie tv. Ma oltre Fischer c'è sicuramente Garry Kasparov».

Gli scacchi sono diventati il suo lavoro?
«Si, sono istruttrice, tengo anche corsi avanzati scolastici e di alfabetizzazione per chi vuole imparare. Ora tutto si è trasferito sul web per la pandemia e lo faccio sulla mia pagina Facebook Partenope Chess. E così ho toccato con mano il boom clamoroso post serie tv. I numeri sono aumentati in modo esponenziale. Collaboro anche con il più grande sito mondiale, chess.com, che ha toccato ora i 50 milioni di utenti. E da due anni ho un canale Twitch, piattaforma tipo Youtube per i gamers».

Sul suo Facebook c'è un video in cui batte un ragazzo americano a Washington Square.
«Due anni fa in una delle mie trasferte in Usa per via del fidanzato americano, mi trovai a passare per questa piazza di New York dove vedi artisti di strada, musicisti e giocatori di scacchi seduti davanti alla scacchiera e pronti a sfidarti. Così accettai la sfida per gioco e mi confrontai con un ragazzo di colore. Vinsi velocemente e lui ci rimase un po' male». 

È stata anche ospite ai «Soliti Ignoti».
«È successo 10 anni fa e c'era Fabrizio Frizzi a condurre. Ero una degli ignoti e bisognava indovinare il mestiere con l'indizio che era ha vinto il campionato italiano di scacchi. Ma il concorrente sbagliò. Ma ora grazie al personaggio di Beth Harmon e alla serie tv sono certa che questo trend cambierà». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA