Matteo Renzi a Verissimo: «Possono anche definirmi “mostro”, ma i miei figli non si toccano»

Matteo Renzi a Verissimo: «Possono anche definirmi 'mostro', ma i miei figli non si toccano»
Matteo Renzi a Verissimo: «Possono anche definirmi 'mostro', ma i miei figli non si toccano»
di Ida Di Grazia
Venerdì 13 Maggio 2022, 17:04 - Ultimo agg. 18:34
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Matteo Renzi a Verissimo: «Possono anche definirmi 'mostro', ma i miei figli non si toccano». L’ex presidente del Consiglio, che il 17 maggio esce con il libro dal titolo "Il Mostro", ripercorre, sabato da Silvia Toffanin, la sua vita e il suo rapporto con la moglie Agnese, conosciuta più di trent’anni fa negli scout.

Ospite di Verissimo nella puntata che andrà in onda sabato, alla domanda se la politica abbia in qualche momento inquinato il loro legame, Matteo Renzi risponde: «Vivere il rapporto di coppia quando hai delle responsabilità politiche è impegnativo.

Abbiamo avuto una discussione accesa appena sono diventato presidente del Consiglio. Io avrei voluto che la mia famiglia venisse con me a Roma, lei invece si è opposta e alla fine, col senno di poi, ha avuto ragione. Facendo così i nostri figli non hanno cambiato il loro aspetto educativo, sono rimasti nello stesso luogo, nella stessa scuola e con gli amici di sempre. Questa cosa li ha fatti crescere in maniera tranquilla». 

Un amore per la moglie e per i loro tre figli che non ha confini: «Le uniche volte in cui ho sofferto gli attacchi esterni sono state quando hanno riguardato Agnese e i miei figli. Io reggo la pressione di essere additato come il mostro (come nel libro si definisce n.d.r), ma con i miei figli non devono fare scherzi, non li devono toccare».

A Silvia Toffanin che gli chiede com’è oggi il rapporto con suo papà e sua mamma, il leader di Italia Viva, risponde: «È un tema un po’ complesso perché spesso penso, da un lato, che se non avessi fatto il politico magari loro avrebbero avuto una vita più tranquilla, dall’altro, a volte un po’ di rabbia per gli errori fatti. Comunque i miei genitori sono arrivati a 50 anni di matrimonio e hanno 10 nipoti che sanno che i nonni sono persone meravigliose».

E sulle sue nonne, a cui è molto affezionato, invece, aggiunge: «Sono ancora vive, una ha 102 anni e l’altra 92. Anche loro sono meravigliose e sono il motivo per cui le critiche non mi abbattono mai, perché ho tante colonne della mia vita che mi sostengono».

Infine, alla domanda se, nonostante le difficoltà e i sacrifici personali che la politica richiede ne vale davvero la pena, Renzi dichiara: «È una risposta difficile da dare. Fare questo lavoro è bello, affascinante, umanamente impegnativo. Spero che la mia piccola esperienza possa ispirare qualcuno a provarci, perché vale sempre la pena impegnarsi per gli altri».

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