Maurizio Costanzo: «Fui l'amante di una donna sposata, il marito mi denunciò e arrivarono i carabinieri. Per fortuna eravamo vestiti»

Maurizio Costanzo: «Fui l'amante di una donna sposata, il marito mi denunciò e arrivarono i carabinieri. Per fortuna eravamo vestiti»
Lunedì 24 Ottobre 2022, 07:44 - Ultimo agg. 25 Ottobre, 10:33
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Maurizio Costanzo si racconta in un libro di ricordi e di bilanci "Smemorabilia/Catalogo sentimentale degli oggetti perduti (Mondadori) scritto con Valerio de Filippis e che ha una dedica speciale: «Al Parioli col Maurizio Costanzo Show , dopo 40 anni: 1982-2022 e che non vada perduta nemmeno una goccia. Dedico questo libro ad Alberto Silvestri, Paolo Pietrangeli, Luisella Testa, Franco Bracardi».  
Costanzo dice di non essere cambiato dal potere «anche se una dose di cattiveria ce l’ho. Ma non ho mai voluto arricchirmi per il gusto di arricchirmi. Ho maneggiato somme anche ingenti. Ma alla fine il mio rapporto col denaro è minimo. Mi serve per vivere bene. Non lo spreco», racconta in un'intrevista su 7, settimanale del Corriere della Sera. Ma confessa: «Ho bruciato molti soldi proprio per il teatro Parioli e la sua gestione. Una volta dovetti vendere casa per ripianare i debiti. Ma riperderei volentieri quel denaro». 

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Le donne e l'amore 


«A distanza di anni tante storie appaiono incomprensibili: si capisce perché ci si lascia, meno perché ci si era messi insieme. Me ne rendo conto quando ripenso ai miei trascorsi sentimentali». E Maria De Filippi?  «Per me Maria è vivere». 

Costanzo ripercorre abitudini, oggetti, modi di fare che non esistono più: dagli elenchi telefonici alle cartoline. Poi c’è dell’altro. Anche l’adulterio. È davvero sparito?  
«Sparito come reato penale, come fenomeno violentemente osteggiato.

Decenni fa ebbi una storia con una donna sposata. Il marito sporse denuncia, arrivarono i carabinieri. Per fortuna eravamo vestiti. Fecero la famosa prova della mano sotto le lenzuola per vedere se il letto fosse caldo. La prova fallì, niente denuncia. Rimasi a piede libero. Che follia...». 

Come vorrebbe essere ricordato? 
«Mi ricorderanno i figli, alcune persone più vicine. Spero semplicemente di essere ricordato come una brava persona che ha fatto un programma durato quarant’anni». 

 

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