Morto Paolo Pagani, titolare della storica osteria Da Vito a Bologna (quella cantata da Guccini)

Morto Paolo Pagani, titolare della storica osteria Da Vito a Bologna (quella cantata da Guccini)
Morto Paolo Pagani, titolare della storica osteria Da Vito a Bologna (quella cantata da Guccini)
Martedì 15 Febbraio 2022, 18:10 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 05:41
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Un'osteria monumento. È così a Bologna, in via Musolesi, "Vito", nome del fondatore di questo celebre locale. Oggi  è morto a Bologna il figlio del fondatore, Paolo Pagani, 73 anni, era il titolare dell'Osteria "Da Vito", che è appunto uno dei più noti locali bolognesi, soprattutto perché, dagli anni Settanta, è stato il ritrovo fisso di artisti e cantanti, a cominciare da Francesco Guccini e Lucio Dalla. Un luogo che, come ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore «avrà sempre un posto speciale nel cuore di molti bolognesi». Un posto mitico, lo ha definito l'ex primo cittadino felsineo Virginio Merola. Ma perchè?

L'osteria "Da Vito", aperta nel 1948 da Vito Pagani (prima cuoca: la moglie Rosa Frenara), padre di Paolo, nel quartiere Cirenaica, è una delle ultime "Osterie di fuori porta" cantate proprio da Guccini, a due passi dalla sua residenza bolognese di via Paolo Fabbri 43, che è anche il titolo di uno dei suoi album più celebrati.

All'inizio l'osteria (che nel 2018 ricevette un premio da Confesercenti per i 70 anni ininterrotti di attività) era una mescita di vini frequentata da operai e artigiani, scalpellini, tipografi, artigiani che si davano da fare per ricostruire il quartiere distrutto dai bombardamenti degli Alleati nella vicina ferrovia.

Dagli anni settanta è poi diventato un luogo di ritrovo di intellettuali e artisti: fra i suoi tavoli è praticamente nato "Il Foglio di Bologna", quotidiano promosso da Luigi Pedrazzi che ha rappresentato una forte innovazione nel mondo del giornalismo e della cultura cittadina, ma sono nate anche tantissime serate improvvisate alle quali prendevano parte Dalla e Guccini, ma anche Gianni Morandi, Roberto Vecchioni, Dario Fo, Giorgio Gaber, Luca Carboni, Gaetano Curreri, Vasco Rossi.

Celeberrime e quasi leggendarie le sfide che, fino alle luci dell'alba, vi si sono tenute fra Roberto Benigni e Francesco Guccini che duellavano in ottava rima secondo la tradizione dei cantastorie dell'Appennino tosco-emiliano. Fra i tavoli di Vito ci sono stati incontri, discussioni e dispute, ma sono nate anche delle carriere: è qui che una sera il giovanissimo e ancora sconosciuto Luca Carboni si è presentato con un nastro sperando che Lucio Dalla, fra un bicchiere e una partita a carte, trovasse il tempo per ascoltarlo.

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«Per decenni - dicono Massimo Zucchini e Loreno Rossi, presidente e direttore della Confesercenti - Paolo ha rappresentato un punto d'eccellenza sia per la cucina tradizionale sia per la cultura a Bologna. Con il suo modo di fare e il suo locale aveva saputo unire i due elementi del buon vivere della nostra città». 

Nel menu ci sono pezzi forti della tradizione, dalla lasagna fino alla cotoletta alla bolognese e il friggione. 

Il premio Confesercenti fu consegnato dal musicista Jimmy Villotti e dal cantante Luca Carboni e «venne accompagnato da 105 secondi di applausi».

L'ex sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha scritto su Facebook: «La storia di una città passa anche da luoghi come l'osteria "𝐃𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐨", in Cirenaica. Se n'è andato Paolo Pagani, il titolare di un luogo mitico che ha contribuito a far conoscere e amare #Bologna ben oltre i confini italiani. Era una persona speciale, condoglianze ai familiari e a tutti quelli che gli hanno voluto bene».

 

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