Morto Sergio Canciani, per 13 anni corrispondente Rai da Mosca. Fu tra i primi a parlare della politica di Putin in Ucraina

Come inviato a seguito anche la guerra nella ex Jugoslavia

Sergio Canciani
Sergio Canciani
Martedì 15 Marzo 2022, 18:25 - Ultimo agg. 16 Marzo, 07:06
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È morto oggi, martedì 15 marzo, il giornalista e scrittore Sergio Canciani, 75 anni, volto noto della Rai per aver seguito per il Tg2 la guerra nell'ex Jugoslavia come inviato e per essere stato corrispondente Rai da Mosca per tredici anni. Cresciuto professionalmente nella redazione regionale della Rai Fvg, Canciani ha scritto numerosi saggi.

Era nato a Trieste nel 1946.  Canciani si è spento nella sua casa, a Trieste. Entrato alla Rai Fvg, prima nella redazione slovena e poi in quella italiana, raccontò i funerali di Tito, la caduta di Ceausescu in Romania, la guerra nell'ex Jugoslavia, l'assedio di Sarajevo, l'evolversi del conflitto nei Balcani.

Innumerevoli i suoi servizi per per Tg1, Tg2 e Tg3.

Alla fine degli anni '90 divenne corrispondente Rai da Mosca; in Russia rimase fino al 2011, da Eltsin all'arrivo di Putin. Quasi profetici i suoi due libri: «Roulette Russia» sulla disfatta dell'ex impero sovietico, e quindi «Putin e il neo-zarismo. Dal crollo dell'URSS alla conquista della Crimea». Fu tra i primi a capire e a parlare della politica di Putin in Ucraina. 

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