Elon Musk, «Scimmie morte durante gli esperimenti di Neuralink»: bufera sull'azienda del magnate

Bufera su Musk: «Scimmie morte per i test di Neuralink»: arriva la conferma dell'azienda
Bufera su Musk: «Scimmie morte per i test di Neuralink»: arriva la conferma dell'azienda
Giovedì 17 Febbraio 2022, 19:30 - Ultimo agg. 19:51
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La società di chip cerebrali di Elon Musk Neuralink, accusata nelle scorse ore dagli animalisti di star conducendo «brutali esperimenti» sulle scimmie, ha confermato la morte di alcuni primati nel proprio laboratorio. L'azienda di biotecnologie, che sta sviluppando un'interfaccia cervello-computer per rendere gli esseri umani iper-intelligenti e consentire alle persone paralizzate di camminare di nuovo, nega però ogni forma di abuso sugli animali. 

Elon Musk nella bufera, scimmie morte durante gli esperimenti 

La scorsa settimana il Physicians Committee for Responsible Medicine (PCRM) aveva presentato una denuncia al Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti, sostenendo diversi conteggi di abusi sugli animali tra il 2017 e il 2020, che coinvolgevano scimmie test di proprietà di Neuralink.

Dopo anni di battaglia con le cassandre di Wall Street, il miliardario visionario si trova così ora a fare i conti con gli animalisti che lo avevano accusanto di infliggere una «sofferenza estrema» alle scimmie usate nei suoi «brutali esperimenti» che prevedono anche «l'altamente invasivo inserimento di chip nel cervello»

il Physician Committee for Responsible Medicine, è un gruppo di attivisti che si oppone ai test sugli animali. Nei documenti depositati in tribunale, l'associazione aveva presentato alcuni casi specifici.

Uno riguardava una scimmia con dita mancanti per «auto mutilazione o trauma» e successivamente soppressa.

Altri esempi riguardavano invece infezioni del sangue ed emorragie cerebrali dopo l'inserimento dei chip Neuralink nei loro cervelli. «Francamente stanno mutilando e uccidendo animali», ha affermato senza giri di parole il Physician Committee for Responsible Medicine.

 

Neuralink si è difesa dalle accuse senza negare la morte di scimmie durante gli esperimenti, la società ha spiegato che «tutti i nuovi dispositivi medici e le cure devono essere testate sugli animali prima di poter essere eticamente sperimentate sugli esseri umani. Noi siamo impegnati a lavorare con gli animali nel modo più umano ed etico possibile e non vediamo l'ora che arrivi il giorno in cui gli animali non saranno più necessari per la ricerca medica».

Neuralink/ Youtube

Neuralink quindi mette in evidenza come l'utilizzo di ogni animale è attentamente pianificato per centrare un equilibrio fra la scoperta scientifica e l'etica, e come molti esperimenti sono condotti su cadaveri di animali. I test sulle scimmie con l'inserimento di chip sono condotti con l'obiettivo di entrare nel cervello umano, in quello che è un nuovo target ambizioso per Musk dopo la rivoluzione lanciata nei pannelli solari, nelle auto elettriche, nei razzi spaziali e con l'Hyperloop.

Elon Musk ha donato azioni Tesla per 5,7 mld dlr nel 2021. In Usa è il secondo più grande benefattore dell’anno dopo Bill Gates

Con Neuralink il miliardario visionario lavora a collegare direttamente il cervello a una macchina o a un dispositivo, con sviluppi potenziali enormi nel campo sanitario. Una sfida enorme che vede i riflettori puntati su Musk, abituato a sorprendere i più come dimostrato con Tesla e SpaceX. 

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