Sessualità femminile senza veli: polemiche per lo spot Nuvenia

Lo spot Nuvenia tra le polemiche, sessualità femminile rappresentatata senza veli. Un passo in avanti o una caduta di stile?
Lo spot Nuvenia tra le polemiche, sessualità femminile rappresentatata senza veli. Un passo in avanti o una caduta di stile?
Martedì 29 Dicembre 2020, 15:40 - Ultimo agg. 17:29
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Sfida ogni tabù sulla sessualità della donna il nuovo spot "Viva la vulva" lanciato da Nuvenia per pubblicizzare la sua linea di assorbenti per pelli sensibili. Conchiglie, origami, marionette, portafogli, frutti e ricami canterini utilizzati per alludere, nemmeno troppo velatamente, alla forma della vulva femminile.

"Libera di osare", recita lo slogan, e osare è proprio quello che hanno fatto gli ideatori della pubbblicità, mettendo in scena una provocatoria rappresentazione della vagina e del sangue mestruale, forse mai mostrati con tale azzardo sul piccolo schermo. 

Sinonimi, nomignoli, omissioni e liquidi di colori innaturali e improbabili, erano stati finora gli stratagemmi utilizzati negli spot del settore per non oltrepassare i pericolosi confini dello scandalo.

Eppure sulla soglia del 2021, la raffigurazione del corpo della donna e delle sue mestruazioni fa ancora scalpore e scatena le mille reazioni degli spettatori. Lo spot, diventa così presto oggetto di polemica sui social, inondato di commenti di uomini e donne, talvolta positivi e talvolta radicalmente negativi. 

Su twitter alcuni inneggiano allo sdoganamento di tabù ormai anacronistici, sostenendo la naturalità degli elementi protagonisti del video. «È una cosa naturale...noi donne non dovremmo più nasconderci.

Vorrei solo che gli uomini capissero che le donne sono anche questo» sostiene una utente su Twitter. Un altro account, invece, mette in luce la capacità educativa di uno spot simile «Mia figlia dice che è educativa. Perché molti adolescenti, nella sua classe in 3° media, non sapevano neppure dell'esistenza del ciclo».

D'altra parte, c'è poi chi identifica il discusso spot come il frutto di una mentalità maschilista. «"Libera di osare" cosa? Sicuramente è stata partorita dalla mente malata di un uomo» dicono alcuni. E infine in numerosi esprimono il loro sdegno per tanto azzardo da parte di Nuvenia «Ci vuole un freno a tutto! A parte la pubblicità dal mio punto schifosa, ma è una cosa talmente intima di una donna che messa così in piazza mi fa ribrezzo».

E i commenti continuano così a sovrapporsi a catena, alimentando una discussione che vede schierate due palesi fazioni opposte, dove gli estremismi sono la norma e le vie di mezzo le eccezioni.

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Insomma, che sia un abbatimento di tabù oppure un oltraggio alla sensibilità comune, sicuro Nuvenia con il suo nuovo spot, potrà dire di aver lasciato un segno nella storia della rappresentazione del sesso femminile nelle case degli italiani.

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