Patrizia De Blanck choc a Verissimo: «Mi ha chiesto di ucciderla perché non voleva più vivere». Silvia Toffanin senza parole

Patrizia De Blanck choc a Verissimo: «Mi ha chiesto di ucciderla perché non voleva più vivere». Silvia Toffanin senza parole
Patrizia De Blanck choc a Verissimo: «Mi ha chiesto di ucciderla perché non voleva più vivere». Silvia Toffanin senza parole
di Emiliana Costa
Sabato 5 Dicembre 2020, 18:56 - Ultimo agg. 19:01
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Patrizia De Blanck choc a Verissimo«Mi ha chiesto di ucciderla perché non voleva più vivere». Silvia Toffanin senza parole. Oggi, la contessa De Blanck, da poco uscita dal Grande Fratello Vip, è stata ospite nel salotto di Canale 5 di Silvia Toffanin e ha ripercorso a cuore aperto tutta la sua vita, tra passioni e grandi dolori.

«Ho avuto una vita molto tosta - spiega Patrizia De Blanck -. Da piccola non ho ricevuto coccole, sono stata messa in collegio a 7-8 anni. Mia madre era una donna bellissima, che si eccitava solo con il potere. A lei piacevano solo gli uomini di potere. Quando ho iniziato a diventare bella, mia madre ha iniziato a vedermi come una competitor. Per andare via di casa, mi sono sposata con Anthony. Mia madre l'ho amata dopo. Era una donna dei suoi tempi. Quando l'ho vista prima di morire, che stava con i pugnetti chiusi nel letto, le volevo dire tutto quello che non le avevo detto. Lei non voleva più vivere, mi ha chiesto di ucciderla, ma io ovviamente non volevo. Abbiamo litigato, poi dopo due giorni è morta».

Poi, la Contessa De Blanck ha parlato dei suoi tanti amori: «Ho fatto con gli uomini quello che loro in genere fanno con le donne. Una Casanova un gonnella. Ma innamorata veramente sono di Peppino, il papà di Giada e di un'altra persona che è ancora in vita. Negli altri casi, mi divertivo a interpretare una parte. In genere, avevo un fidanzato e un amante. Mi sono divertita. L'unico che ho amato è stato Peppino. Ci siamo lasciati per una tragedia di cui non parlo. Mi ha detto che stava morendo, mentre eravamo in macchina. Per il suo compleanno, ho organizzato una cena. Alla fine della serata, lo tenevo in braccio e lui mi è spirato tra le braccia».

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