Piero Angela, l'omaggio dal Polo Sud. Il figlio Alberto: «Mi commuove pensare che abbia lasciato il segno»

Piero Angela, l'omaggio su un pallone sonda nel Polo Sud: «Ludendo docere». La commozione del figlio Alberto
Piero Angela, l'omaggio su un pallone sonda nel Polo Sud: «Ludendo docere». La commozione del figlio Alberto
di Elena Fausta Gadeschi
Sabato 24 Settembre 2022, 13:01 - Ultimo agg. 16:45
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Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno. È proprio il caso di dirlo. Con la sua opera di divulgazione Piero Angela ha varcato i confini nazionali, appassionando generazioni di studiosi e amatori. A poco più da un mese dalla sua scomparsa, continuano le attestazioni di affetto e stima per il grande giornalista, mancato lo scorso 13 agosto a 94 anni.

Piero Angela, l'omaggio su un pallone sonda nel Polo Sud: «Ludendo docere». La commozione del figlio Alberto

L'ultima di queste proviene addirittura dal Polo Sud dove l’ex invernante Moreno Baricev e l’attuale invernante Marco Smerilli hanno lanciato un pallone sonda, dedicato al conduttore di Sperquark. «Alla persona che ha influenzato le loto vite come quelle di molti italiani e di molti giovani che si sono avvicinati alla scienza grazie alle sue importanti opere di divulgazione» hanno scritto i due studiosi. Un messaggio ripreso dal figlio Alberto Angela che, emozionato, ha ricondiviso le loro parole in un lungo post su Facebook.

«Grazie perché il vostro gesto, che arriva dall’altra parte del mondo, testimonia quanto Piero abbia lasciato il segno e quanto la notizia della sua scomparsa vi abbia colpito», scrive commosso Alberto Angela, pubblicando due foto del pallone sonda che recano la scritta: «Ludendo docere» ossia «Insegnare divertendo», motto e spirito guida del padre Piero. «Il vostro messaggio e le vostre immagini mi hanno particolarmente emozionato perché danno forma e sostanza alle idee di mio padre. È bello constatare come Piero sia riuscito a raggiungere l’obiettivo che si è sempre prefisso nel pensare e realizzare le sue trasmissioni: suscitare nel pubblico l’interesse e la curiosità per la scienza e la cultura.

Ed è fonte di grande orgoglio sapere che, partendo da quell’interesse e da quella curiosità, si sono formati giovani, oggi professionisti, che rappresentano delle eccellenze del nostro Paese e che sono impegnati in importanti missioni scientifiche in tutto il mondo. Guardando queste foto, mi piace pensare che le idee di Piero hanno, letteralmente, “preso il volo”».

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