La doppia vita di una ragazza: «Mi spoglio in webcam mentre i miei guardano la tv » | Foto

LA doppia vita
LA doppia vita
Martedì 17 Marzo 2015, 20:09 - Ultimo agg. 21:15
2 Minuti di Lettura




Con la crisi, tanti giovani si ritrovano disoccupati o sottopagati e non riescono a trovare le risorse per poter andare a vivere da soli, lontano da mamma e papà. Succede nel nostro paese, ma non solo. È il caso, ad esempio, della Spagna.



Molto spesso ci si arrangia come può, alla ricerca di 'lavoretti', anche in nero, per evitare che le spese personali e gli extra vadano a finire sulle spalle dei genitori. Molti giovani cercano di sbarcare il lunario, ma c'è chi lo fa in maniera del tutto anticonvenzionale. La storia di Melanie (nome di fantasia usato per l'intervista), raccontata da El Pais, vi stupirà. La ragazza ha 32 anni e vive a Jaen con i suoi genitori, dopo aver perso il lavoro da segretaria amministrativa. Tutti i suoi conoscenti la credono disoccupata, ma la donna in realtà ha un lavoro segreto: si spoglia in webcam a pagamento.



Quello della webcammer è un mestiere che sta conoscendo una grande espansione, grazie anche al momento positivo del porno amatoriale. Melanie, per circa quattro ore al giorno, si chiude nella propria camera da letto, anche in presenza dei genitori, per esibirsi sul web con il nome d'arte di BichitaXXX. Il compenso? Un euro per ogni minuto di show.











«Molti clienti, un buon 40%, sono abituali e mi considerano la loro fidanzata virtuale. Mi piace assecondare le loro richieste, tranne in alcuni casi come, ad esempio, quando un uomo voleva vedermi trafiggere un pulcino con il tacco a spillo. In quel caso mi sono rifiutata», racconta Melanie. La ragazza riesce a guadagnare in questo modo circa mille euro al mese, ma spiega anche i lati negativi di questo mestiere particolare: «Parenti e amici credono che io sia disoccupata, e avere una doppia vita è un po' angosciante. Il mio ex fidanzato ha rotto con me dopo aver scoperto dal mio pc proprio questo segreto, ora cerco una persona più aperta ma temo che non sarà facile».