Renato Zero confessa le molestie subite da un pedofilo: «La gente mi accusò dicendo che non era vero»

Renato Zero confessa le molestie subite da un pedofilo: «La gente mi accusò dicendo che non era vero»
Giovedì 30 Giugno 2022, 12:20 - Ultimo agg. 1 Luglio, 14:33
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Renato Zero ha confessato di aver subito molestie sessuali quando era un ragazzo. Al Corriere ha raccontato i suoi ricordi di infanzia non tralasciando quelli più traumatici che ha deciso di riportare nella canzone "Qualcuno mi renda l'anima" (1974), dicendo di aver incontrato anche il negazionismo del pubblico.

Zero ha detto di aver subito molestie da parte di un pedofilo: «La gente mi diceva: Perché parli dei pedofili se non ci sono? Spesso per scrivere le mie canzoni si accendono le foto della memoria.

Un giorno mi trovavo a piazza Augusto Imperatore con la retina per le farfalle e il mio cane. Un signore con la patta sbottonata mi chiese: ‘perché non vieni qui a prendere le farfalline?’. Immagini un bambino che assiste a una cosa del genere… Il Renato adulto porterebbe quel signore al commissariato».

Ricorda poi gli albori della sua carriera e il travolgente successo dopo "Mi vendo". «La mia libertà l’ho pretesa. Se sei padrone del tuo lavoro nessuno può pilotare il tuo pensiero e la tua personalità. Lucio Battisti diceva: se vuoi l’opera devi prendere l’opera, non il surrogato. La vedova Grazia Letizia difende questa posizione ed è l’unica che può tutelarlo. Lucio pranzava alla mensa della Rca, da solo, non amava fare comunella con i dirigenti. Ma ogni volta che mi vedeva mi invitava al suo tavolo. Si confidava. Il suo pensiero l’ho assimilato. La sua volontà di appartenersi l’ho sposata. Se prima stavo sulle palle ai discografici, a un certo punto ho smesso di sopportarli io».

Renato Zero si esibirà nel suo live Zerosettanta: un nuovo concerto, quello di mercoledì 28 settembre 2022, che amplia e protrae i festeggiamenti nella cornice del Circo Massimo per la celebrazione dei 55 anni di carriera di Zero. 

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