Il desiderio di scoprire e di scoprirsi, esplorare percorsi nuovi e luoghi dell'anima, incontrare gli altri e, soprattutto, incontrare se stessi, immegersi nella spiritualità e ritrovare i valori di un tempo. Sono queste e tante altre le motivazioni che spingono i pellegrini a intraprendere Il Cammino di Santiago de Compostela. «Il Cammino non arriva mai per caso nella vita di una persona», afferma Gaetano Puca, membro campano della Confraternita San Jacopo di Compostela. È così.
Non è semplicemente un viaggio nella storia e nella natura di luoghi dal fascino straordinario; è soprattutto un percorso dentro se stessi. Un modo per riflettere, superare le proprie paure, imparare a riconoscere e seguire le frecce gialle. Un luogo dove farsi avvolgere da religiosità, credenze, spiritualità, magia.
Un'occasione per entrare in contatto con anime diverse, provenienti da mondi diversi ma tutte dirette verso la stessa meta.
Tanti i chilometri, molte le tappe. Dolori muscolari, problemi ai piedi. Ma tanta energia e voglia di arrivare al traguardo. Desiderio di osservare la maestosa e affascinante Cattedrale, abbracciare la statua di San Giacomo, guardare negli occhi gli altri pellegrini e condividere un momento di gioia infinita.